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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire
Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire
S. Lorenzo diacono e martire
Dettagli
La chiesa di San Lorenzo sorge isolata in Selva di Crespino con orientamento Est-Ovest. L'alta facciata neogotica, a capanna, è rinserrata agli angoli da pilastri. La facciata è scandita da lesene a tutta altezza e una cornice ad archetti pensili corre al di sotto dei rampanti della cuspide. Al centro tra le lesene, entro un arco ad ogiva, si apre una nicchia a tutto sesto che accoglie la statua in pietra di San Lorenzo. Tra le lesene laterali si inseriscono monofore cieche a tutto sesto e, nella parte superiore, due rosoni ciechi, strombati, circolari, con decorazione quadrilobata al centro. Un unico portale si apre in facciata, rettangolare, sormontato da doppio gocciolatoio curvilineo. Al fronte destro, in continuità con la facciata, si addossa la Canonica. Nei fronti laterali si aprono un finestrone rettangolare per lato e a circa metà parete aggettano i volumi di una cappella votiva, per lato.
Pianta
Schema planimetrico ad aula, coperta da soffitto piano. Lungo le pareti, rivestite parzialmente da lastre di marmo giallo, corre una cornice in cotto. Verso l'aula si aprono due cappelle votive, con archi a tutto sesto. Le cappelle, a pianta rettangolare, sono coperte da volta a botte. L'area presbiteriale è rialzata di un gradino di marmo rosso sul piano della chiesa. Nella parete di fondo si aprono simmetrici, ai lati, i due accessi alla sagrestia retrostante.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in lastre di marmo bianco e rosso, poste a scacchiera, riquadrate da fasce in marmo grigio.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni a vista.
1503 - 1606 (costruzione intero bene)
La presenza di un edificio sacro a Selva di Crespino è citata una prima volta nel testamento della marchesa Taddea Malaspina redatto nel 1503, confermato in data 1559 con rogito notarile, in cui la marchesa fa obbligo ai suoi eredi di mantenere un cappellano residente nel luogo detto "La Selva" in territorio ferrarese, dove ha fatto costruire un oratorio per i suoi contadini. L'oratorio suddetto diverrà in seguito, per successione ereditaria, proprietà di diverse famiglie tra cui i marchesi Bentivoglio ed i conti Bonacossi. Aggregato all'arcidiocesi di Ravenna, l'oratorio ebbe la prima visita pastorale nel 1576, seguì nel 1580 quella del card. Boncompagni, in cui si parla di "Oratorio della Concezione della B.V.Maria" eretto da donna Taddea Malaspina. Quando avvenne la visita a Crespino e quindi anche a Selva dei vicari del card. Aldobrandini (1606) il giuspatronato sull'oratorio era intanto passato ai Bentivoglio.
1805 - 1825 (passaggio di proprietà intero bene)
Nel 1805 la tenuta di Selva con l'annessa chiesetta, intitolata nel frattempo alla S.Croce ed ai SS.Lorenzo e Rocco, divenne proprietà dei conti Alessandro e Antonio Bonacossi. Nel 1818 anche l'oratorio di Selva come le parrocchie di Crespino e S.Apollinare, secondo il programma di ristrutturazione delle diocesi italiane promosso da Papa Pio VII, confluì nella diocesi di Adria. La prima visita pastorale del vescovo mons. Ravasi ci descrive un edificio molto trascurato, con tre altari da sistemare: altare maggiore, altare di S.Antonio e altare del S.Cuore di Gesù.
1839 - 1847 (rifacimento intero bene)
I nuovi proprietari Bonacossi invece di sistemare il vecchio malridotto oratorio preferirono rifarlo totalmente. La nuova costruzione risulta già terminata nel 1839 e sarà benedetta dall'arciprete di Crespino nel 1847 col titolo di S.Lorenzo e S.Rocco.
1911 - 1961 (passaggio di proprietà intero bene)
Alienati i terreni da parte dei Bonacossi (1911), la chiesa divenne prima proprietà del sig. Benvenuto Tisi di Crespino poi fu acquistata, assieme ai terreni e ad altri fabbricati, dalla famiglia Chiarion (1924). Nel 1948 Luigi Chiarion e gli eredi dei suoi fratelli la donarono al vescovo di Adria mons. Mazzocco per l'erigenda parrocchia di Selva, che verrà istituita con bolla vescovile nel 1959. Seguirà nel 1961 il riconoscimento civile della stessa.