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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Santuario della Natività di Maria Santissima
Santuario della Natività di Maria Santissima
Santuario della Madonna delle Grazie Natività di Maria SS.
Dettagli
Il Santuario di Pettorazza Papafava risale alla fine del '600, ma è stato in gran parte ricostruito dopo il pesante bombardamento del 23 aprile 1945. La chiesa, completata nel 1949, presenta una splendida facciata in stile rinascimentale, con un doppio ordine sovrapposto: un primo livello composto da lesene doriche, un secondo livello composto da peducci a voluta con capitelli ionici. Nelle nicchie ai lati sono inserite le statue dei Santi Felice e Fortunato. La chiesa dispone di un'aula liturgica di forma rettangolare, e questa è scandita da lesene ioniche inquadrate su archi, le quali marcano le quattro cappelle laterali con altari. Uno di questi altari è dedicato alla Madonna di Papafava.
Facciata
La facciata della chiesa monofastigiata (a capanna) è situata ad ovest, presenta un doppio ordine sovrapposto: su un alto basamento poggia il primo ordine composto da quattro lesene doriche con fregio liscio decorato a dentelli; il secondo ordine è costituito da quattro peducci a voluta con capitello ionico e festoni; il portale d¿ingresso è inquadrato da semicolonne di ordine minore in stile composito, sovrastato da timpano semicircolare in stile michelangiolesco con stemma centrale. Domina la facciata il grande timpano ornato con cornici e dentelli, con un ovulo centrale decorato a tema floreale, alla cui sommità è presente una croce lapidea. Ai lati del fronte sono presenti due nicchie con statue, sormontate da finestre a lunetta. Al centro è presente una lapide con l'intitolazione della chiesa, al centro del secondo ordine una nicchia semicircolare con due cornici vuote ai lati. Sono intonacate di bianco le parti architettoniche, di rosa le basi e i capitelli e di giallo il fondo della muratura.
Pianta
La pianta della chiesa è rettangolare, con un¿unica aula liturgica, presenta l'accesso principale da ovest e un accesso secondario dal lato nord. L'aula è scandita da un ordine maggiore di lesene corinzie che sostengono il fregio con dentelli, lesene che inquadrano archi, sostenuti da pilastri di ordine minore in stile dorico. Gli archi forano le pareti dell'aula in quattro cappelle laterali, due a nord e due a sud, con altari dedicati a santi. L¿ingresso all'aula è costituito da una bussola in legno, con soprastante cantoria lignea e organo a canne, sostenute da due colonne corinzie. Nella parete nord è presente un pulpito marmoreo, sotto il quale vi è una nicchia con un battistero antico. L'altare maggiore in marmo è collocato al centro dell'abside, voltato a botte, nel fondo del quale è presente il tabernacolo e una pala.
Struttura
La muratura portante è in mattoni pieni, con spessore costante. Quattro archi inquadrati da lesene corinzie, sostenendo il fregio decorato con dentelli, e forano le pareti dell'aula. Il doppio ordine di lesene, maggiore composito e inferiore dorico, inquadrano gli archi dai quali si accede alle cappelle laterali con altari. L'abside di forma rettangolare, posto in fondo all'aula, è voltato a botte. Quattro finestre a lunetta illuminano l'aula centrale, due più piccole nell'abside, mentre le cappelle laterali sono illuminate da piccole finestre ottagonali. Il soffitto è piano, con un dipinto e cornici. Le quattro cappelle laterali e l¿abside sono invece voltati a botte.
Coperture
La copertura della chiesa è a due falde inclinate (a capanna) con rivestimento in coppi di laterizio. Anche l'abside e le quattro piccole cappelle laterali sono a doppia falda, rivestite in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in marmo bianco e rosso di Verona con posa a scacchiera in diagonale. La pavimentazione absidale, invece, presenta una posa geometrica composta da lastre in pietra bianca, nera e rossa.
Elementi decorativi
Al di sotto del pulpito ligneo dipinto, nella parete nord, vi è una nicchia con battistero antico. All'ingresso vi è una bussola in legno, con cantoria lignea e organo a canne, sostenute da due colonne corinzie.
1500 - 1546 (preesistenze intorno)
Poco prima della metà del '500 i patrizi Papafava fecero costruire una chiesetta in onore della Natività di Maria. Il 14 novembre 1546 il vescovo J. Nacchianti la evevò a rango di parrocchia.
1690 - 1720 (ristrutturazione intero bene)
Alla fine del '600 venne costruita una chiesa più ampia. Nel 1720 venne restaurata a spese dei fedeli, come documenta un'epigrafe murata in sacrestia.
1724 - 1724 (restauro carattere generale)
La famiglia Papafava, a seguito dell'irruzione dell'Adige, fece restaurare gli altari di S. Antonio e S. Girolamo e il pavimento dell'intera chiesa. Un'epigrafe documenta il lavoro.
1945 - 1954 (ricostruzione intero bene)
L'edificio, quasi completamente lesionato dalla seconda guerra mondiale (23 aprile 1945), venne ricostruito e completato nel 1949. Il 19 settembre 1954 fu consacrato dal vescovo G. B. Piasentini.