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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa di San Giorgio Martire

Chiesa di San Giorgio Martire
S. Giorgio martire

ROVIGO
P.zza San Giorgio - Villafora, Badia Polesine (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Giorgio Martire sorge a Villafora, all'interno dell'abitato, preceduta da un sagrato poco profondo, cui si accede da una scalinata in pietra. La facciata in mattoni a vista è a capanna, rinserrata agli angoli da lesene binate su alti basamenti. Tra le lesene si inseriscono nicchie a tutto sesto. Il timpano della cuspide è decorato con cornici in aggetto in mattoni a vista, a formare un frontone triangolare. Al centro si apre l'unico portale, a luce rettangolare, sormontato da... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Giorgio Martire sorge a Villafora, all'interno dell'abitato, preceduta da un sagrato poco profondo, cui si accede da una scalinata in pietra. La facciata in mattoni a vista è a capanna, rinserrata agli angoli da lesene binate su alti basamenti. Tra le lesene si inseriscono nicchie a tutto sesto. Il timpano della cuspide è decorato con cornici in aggetto in mattoni a vista, a formare un frontone triangolare. Al centro si apre l'unico portale, a luce rettangolare, sormontato da un frontone curvilineo su mensole. Al centro del fregio, sopra il portale la dedicazione CHIESA PARROCCHIALE DI SAN GIORGIO MARTIRE. I fronti laterali sono forati da ampi finestroni a lunetta e nel presbiterio, più basso rispetto al volume della chiesa, si aprono finestroni circolari. Ai fronti laterali si addossano i volumi, più bassi, delle cappelle votive e della sacrestia. Sul retro l'abside semicircolare presenta due finestroni rettangolari, ai lati.

Pianta

Schema planimetrico basilicale, a unica navata, coperta da volta a schifo, forata dalle profonde unghie dei finestroni del claristerio. Le pareti della navata sono scandite da lesene ioniche, al di sopra delle quali corre una cornice modanata in leggero aggetto. Sulla navata si aprono due cappelle votive per lato, a pianta rettangolare, coperte da volta a botte. Il presbiterio, rialzato di tre gradini in marmo sul piano della chiesa, si apre sulla navata con un arco a tutto sesto. A pianta quadrata, a unica campata, è coperto da volta a crociera. L'abside semicircolare è coperta da volta volta a catino.

Coperture

Tetto a falde con manto in coppi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimenti in lastre quadrate di marmo rosso e bianco.

Elementi decorativi

Le volte sono dipinte a soggetti religiosi e fregi.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura di mattoni a vista portante.

1390 - 1492 (preesistenze intorno)

Villafora come centro religioso organizzato è tra i più antichi della giurisdizione Vangadiciense. Data al 1390 la nomina di un parroco (collatio) e da allora in poi sono ricorrenti gli atti notarili relativi alla chiesa di San Giorgio ed ai suoi preti. Nel 1492 la "Ghiezia di S. Zorzi de Villafuora" paga all'abbazia la tassa sul beneficio di cinquanta ducati.

1564 - 1592 (preesistenze intero bene)

Del 31 ottobre 1564 è la visita pastorale del Vescovo di Adria mons. Giulio Canani, che nel 1578 tornerà una seconda volta. Nel suo verbale è descritta una chiesa con quattro altari: il maggiore col SS.mo, il secondo intitolato allo Spirito Santo, il terzo a San Giovanni Battista e il quarto alla Madonna. La visita invece del Vescovo Laureti (1592) non evidenzia novità di rilievo rispetto alla precedente.

1634 - 1793 (completamento intero bene)

Si ha notizia dell'aggiunta di un quinto altare, dedicato a San Giorgio, nel 1634 in occasionedella visita di don Marco Marchiani, vicario generale del Vescovo di Padova M. Antonio Cornelio, all'epoca abate commendatario della Vangadizza. Oltre un secolo dopo, in seguito alla soppressione dell'Abbazia Vangadicense, celebra la sua visita (1793) il Vescovo di Adria, mons. Arnaldo Speroni, sotto la cui giurisdizione è passata anche la parrocchiale di Villafora.

1809 - 1880 (rifacimento intero bene)

Durante il sec. XIX, in momenti successivi, la chiesa viene praticamente riedificata. Don Francesco Garavello nel 1809 eleva l'aula centrale e nel 1823 don Francesco Fornasaro fa costruire il presbiterio chiuso dalle balaustrate, l'altare maggiore (1826) e il coro. Nel 1849 l'edificio è innalzato di qualche metro. Anche gli altari vengono sistemati: quello del Sacro Cuore nel 1862 e quello di San Giorgio nel 1880.

XX - XX (decorazione presbiterio)

Un ciclo di dipinti murali, che si svolge lungo le pareti e il soffitto del presbiterio, ha completato la decorazione della chiesa nella prima metà del XX secolo.

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