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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa di San Floriano Martire

Chiesa di San Floriano Martire
S. Floriano martire

ROVIGO
P.zza Giovanni XXIII 1 - Mardimago, Rovigo (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Floriano sorge in località Mardimago, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato e da una scalinata in pietra. La facciata neoclassica è a salienti, con la parte centrale rinserrata da lesene binate ioniche, su alti basamenti. La parte centrale è coronata da un frontone triangolare, in aggetto, con cornice a dentelli. I rampanti del tetto sono sormontati, ai lati e al colmo, da statue in pietra. Al centro del timpano una cornice modanata incornicia la scritta... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Floriano sorge in località Mardimago, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato e da una scalinata in pietra. La facciata neoclassica è a salienti, con la parte centrale rinserrata da lesene binate ioniche, su alti basamenti. La parte centrale è coronata da un frontone triangolare, in aggetto, con cornice a dentelli. I rampanti del tetto sono sormontati, ai lati e al colmo, da statue in pietra. Al centro del timpano una cornice modanata incornicia la scritta DOM. Lungo la trabeazione si trova la dedicazione della chiesa " IN-HONOREM-S-FLORIANI-M-". Al centro si apre il portale maggiore, centinato a tutto sesto, tra lesene e arco a bugnato, sormontato da un frontone semicircolare con cornice a dentelli. Al di sopra del portale si trova una nicchia a tutto sesto che accoglie la statua di San Floriano. Ai lati i fronti sono rinserrati da lesene al di sopra delle quali si trovano statue in pietra. Una cornice a dentelli percorre i rampanti. Al centro dei fronti laterali di facciata si aprono i due portali feriali, rettangolari, sormontati da frontoni curvilinei. I fronti laterali, in mattoni a vista, sono forati, nella parte superiore da quattro finestroni a tutto sesto tra contrafforti, e in quella inferiore, in corrispondenza delle navate minori, da quattro finestroni a lunetta. I fronti laterali del presbiterio presentano un finestrone a lunetta per lato. Sul retro l'abside poligonale presenta due finestroni rettangolari sui lati.

Pianta

Schema planimetrico basilicale a tre navate, separate da archi a tutto sesto, su pilastri rettangolari ai quali si addossano lesene corinzie. Al di sopra delle lesene corre una cornice a dentelli in leggero aggetto, lungo la navata centrale, il presbiterio e l'abside. La navata centrale è coperta da una volta a padiglione, forata dalle unghie dei finestroni. Le navate laterali sono scandite da quattro campate, a pianta rettangolare, coperte da volte a crociera e separate da archi a tutto sesto su paraste doriche. Nelle pareti laterali delle navate minori si inseriscono gli altari votivi. Nelle pareti di fondo delle navate si aprono gli accessi alla sagrestia e alla cappella feriale. Il presbiterio, rialzato di tre gradini sul piano della chiesa, si apre sulla navata con un arco a tutto sesto su pilastri murali corinzi. A pianta quadrata è coperto da volta a crociera. L'abside semicircolare è coperta da semicupola.

Coperture

Tetto a due falde sulla navata maggiore, a falda unica sulle navate minori. Manto di copertura in coppi di cotto.

Pavimenti e pavimentazioni

In tessere di marmo policromo, a mosaico lungo la navata, le cappelle, il presbiterio e l'abside.

Elementi decorativi

Le volte della navata del presbiterio e dell'abside sono dipinte a soggetti religiosi. Le pareti e i pilastri nella navata maggiore sono dipinti a motivi geometrici e floreali.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura portante.

1309 - XIV (preesistenze intorno)

Le prime notizie sull'esistenza di una chiesa a Mardimago le ricaviamo dalla presenza del primo rettore, il presbitero Domenico, all'adunanza del clero diocesano, indetta a Rovigo nel 1309 dall'allora vescovo Giovanni Maluccelli. Un altro importante documento è l'inventario dei beni appartenenti alla chiesa di S.Floriano, presentato dal rettore don Maurizio su richiesta del vescovo Borghesini e redatto nel 1340 dal notaio Giovanni de Paganis.

XVI - XVI (preesistenze intorno)

Il manoscritto "Adriensis Episcopatus Memorabilia" di G.P. Ferretti registra la pievania di S.Floriano con le rendite e le terre di sua proprietà. Il quadro d'insieme che se ne ricava è di grande povertà.

1604 - 1670 (preesistenze intero bene)

La prima descrizione dettagliata della chiesa di S.Floriano è fornita dalla relazione della visita pastorale nel 1604 del vicario Peroto, che trova un edificio fatiscente, ad una navata, con un solo altare, circondato dal cimitero. La situazione rimane immutata nei decenni successivi come segnalato dalla visita del vescovo Retano nel 1670.

1670 - 1709 (rifacimento intero bene)

Negli ultimi decenni del XVII secolo e nei primi di quello successivo la chiesa venne completamente ristrutturata ed ampliata, assumendo la forma attuale, grazie soprattutto all'intervento di don Marco Marchioni, che resse per 38 anni la parrocchia.

1761 - 1763 (costruzione campanile)

Nel 1761 fu concessa l'autorizzazione a costruire il campanile che ancora mancava. Si occupò della progettazione e della direzione lavori l'architetto rodigino Michele Bianchi. Dopo due anni, conclusa la torre campanaria, fu inaugurata dal vicario mons. Naselli il 23 agosto 1763.

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