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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa di San Giacomo Apostolo

Chiesa di San Giacomo Apostolo

ROVIGO
Via Centro 60 - Ramodipalo, Lendinara (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Giacomo sorge in Ramodipalo, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato, chiuso sul lato destro dalla canonica. La monumentale facciata, in mattoni a vista, presenta una parte centrale, con cuspide e attico sormontati da statue e percorsi da una cornice a dentelli, stretta tra due ali rettangolari, anch'esse coronate da attici con statue su pilastrini e balaustre chiuse con archetti a tutto sesto su semicolonne. La parte centrale della facciata presenta,... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Giacomo sorge in Ramodipalo, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato, chiuso sul lato destro dalla canonica. La monumentale facciata, in mattoni a vista, presenta una parte centrale, con cuspide e attico sormontati da statue e percorsi da una cornice a dentelli, stretta tra due ali rettangolari, anch'esse coronate da attici con statue su pilastrini e balaustre chiuse con archetti a tutto sesto su semicolonne. La parte centrale della facciata presenta, all'ordine inferiore, semicolonne binate che reggono una trabeazione decorata a triglifi e medaglioni. Le parti laterali sono anch'esse strette da lesene doriche binate con trabeazione. Al centro e ai lati si aprono tre portali rettangolari, sormontati, quelli feriali da monofore a tutto sesto, quello festivo da un'alta nicchia che accoglie la statua di San Giacomo. La nicchia è coronata da un gocciolatoio a cuspide, con cornice a dentelli. Nei fronti laterali si aprono, nella parte superiore, sei finestroni circolari e in corrispondenza delle cappelle votive, in quella inferiore, sei finestroni rettangolari. Altri due finestroni rettangolari si aprono, sul retro, nell'abside semicircolare.

Pianta

Schema planimetrico basilicale, a tre navate, separate da archi a tutto sesto, su colonne doriche, in marmo. La navata centrale è coperta da soffitto piano con voltine di raccordo, al di sotto delle quali corre una cornice in aggetto. Le navate laterali, scandite in sei campate, sono coperte da volte a crociera. Sulle navate laterali si aprono, con archi a tutto sesto, sei cappelle votive, poco profonde, a pianta rettangolare, coperte da volte a botte. Il presbiterio, rialzato di due gradini in marmo sul piano della chiesa, si apre verso la navata con un arco a tutto sesto, su pilastri murali con semicolonne doriche, addossate. Al di sopra delle semicolonne corre una trabeazione in aggetto. Il presbiterio, a pianta quadrata, è coperto da cupola su pennacchi semisferici. L'abside semicircolare è coperta da voltata catino.

Coperture

Tetto a falde con manto in coppi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimenti in marmo, con disegni geometrici.

Elementi decorativi

Le volte sono affrescate a soggetto religioso.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura di mattoni portante.

1300 - 1603 (preesistenze intorno)

La parrocchia di S. Giacomo a Ramodipalo risulta organizzata fin dagli inizi del 1300 ed il Codex Adrianus riporta l'investitutra canonica di due parroci: la prima nel 1350 e la seconda nel 1386. Giacomo degli Obizzi, vescovo di Adria, nel 1419 univa Ramodipalo e Bornio alla parrocchia di S. Biagio di Lendinara, da cui S. Giacomo in seguito dipenderà a fasi alterne. Anche il Ferretti in Memorabilia (1540) registrava l' "Ecclesia S. Jacobi Rami de Palo - Duc. 35 - Animae 200". Un ritratto della chiesa lo ricaviamo dalla visita pastorale del vicario Peroto avvenuta nel 1603: è antica, ma non se ne conosce l'epoca di fondazione, molto piccola, a una navata, l'altare maggiore sul fondo a oriente, sul lato sinistro si trova l'altare della Madonna e di fronte un altro in costruzione, vi è pure il battistero. La facciata è rivolta a settentrione, il campanile si trovava nella posizione attuale.

1734 - 1779 (ampliamento intorno)

Nella visita del vescovo Soffietti (1734) è descritta una chiesa rinnovata, dotata di un ampio corpo centrale con colonne, cinque altari tutti di marmo e il coro dietro l'altare maggiore. Sarà mons. Arnaldo Speroni a consacrarla il 21 ottobre 1779.

1904 - 1927 (ricostruzione intero bene)

La chiesa attuale deriva dalla ricostruzione, avvenuta nel 1904 su progetto dell'ing. Pietro Zerbini, in prossimità dell'antica torre campanaria. Gli altari, adattati, provengono dall'edificio demolito; la decorazione del catino absidale e della navata centrale è opera del pittore veneziano Gigi Gasperini (1926) e quattordici statue sono state collocate sulla facciata. Il 12 novembre 1927 la chiesa fu consacrata dal vescovo Anselmo Rizzi.

2005 - 2005 (decorazione presbiterio)

Il pittore Andrea Crivellenti nel 2005 ha completato la decorazione del presbiterio con una serie di dipinti murali.

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