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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa di Santa Maria Maddalena

Chiesa di Santa Maria Maddalena
S. Maria Maddalena

ROVIGO
Via Gorizia 6 - Santa Maria Maddalena, Occhiobello (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La chiesa di Santa Maria Maddalena sorge in Santa Maria di Occhiobello, preceduta da un ampio sagrato, con orientamento Est-Ovest. La chiesa, in mattoni a vista, presenta una facciata a salienti, con la parte centrale leggermente aggettante e rinserrata agli angoli da lesene a tutta altezza. I rampanti della cuspide sono percorsi da una cornice a risega. Al centro si apre il portale, a tutto sesto, strombato, con lunetta dipinta, ove è raffigurata Maria Maddalena. Al di sopra del portale si... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di Santa Maria Maddalena sorge in Santa Maria di Occhiobello, preceduta da un ampio sagrato, con orientamento Est-Ovest. La chiesa, in mattoni a vista, presenta una facciata a salienti, con la parte centrale leggermente aggettante e rinserrata agli angoli da lesene a tutta altezza. I rampanti della cuspide sono percorsi da una cornice a risega. Al centro si apre il portale, a tutto sesto, strombato, con lunetta dipinta, ove è raffigurata Maria Maddalena. Al di sopra del portale si apre l'ampio rosone, strombato e al centro del timpano una piccola finestra a croce. I fronti laterali presentano monofore a tutto sesto. Ai fronti si addossano i volumi, a varia altezza, delle cappelle votive, della sagrestia e di locali di servizio. La torre campanaria sorge isolata sulla destra della chiesa. A pianta quadrata, senza soluzione di continuità, con i fronti percorsi da esili lesene e forati da monofore, termina con una cella aperta, sui quattro lati da trifore su colonnine. La cella è coperta da guglia conica a spirale.

Pianta

Schema planimetrico basilicale, a tre navate, separate da arcate a tutto sesto su colonne con capitelli a dado. Le navate sono coperte da soffitti piani. La navata centrale è scandita in tre campate da archi a tutto sesto trasversali su lesene composite, che si addossano ai pilastri. Lungo le pareti delle navate minori si aprono gli accessi alle cappelle votive e ai locali parrocchiali. Gli accessi sono sormontati da finestroni a lunetta, chiusi da trafori, in pietra. La campata centrale del presbiterio è coperta da volta a botte. L'abside semicircolare si apre sul presbiterio con un arco a tutto sesto su colonne con capitelli a dado, a cui si addossano statue raffiguranti Angeli, in pietra. L'abside è coperta da volta a catino.

Coperture

Tetto a falde con manto in coppi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimenti in lastre di marmo bianco e rosso, alternate.

Elementi decorativi

Gli intradossi degli archi sono dipinti a motivi floreali. La parete di fondo dell'abside è dipinta con motivi geometrici e la figura di Cristo, centrale.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura di mattoni a vista portanti.

1300 - 1592 (preesistenze intorno)

"Ecclesia S.Marie Magdalene de Ultra Pado" è citata per la prima volta nelle Rationes decimarum di Ferrara del 1300. Il vescovo Giovanni Tavelli fu in visita pastorale due volte: nel 1434 e nel 1436, trovando un oratorio poverissimo tanto da rendere impossibile la residenza del rettore. Era stato costruito da Uguccione de' Contrari, il potente aristocratico ferrarese che ne era giuspatrono. Seguirono le visite Del Legname (1449), Maremonti (1574) e soprattutto Fontana (1592), poichè nei verbali di quest'ultimo si trova una descrizione del complesso: chiesa orientata a levante con un'aula principale e una navata laterale, due altari, il battistero, il campanile e il cimitero tutt'intorno. Nel frattempo il giuspatronato è passato per successione testamentaria alla famiglia Pepoli.

1645 - 1748 (costruzione intorno)

Si deve arrivare alla visita nel 1656 del card. Pio di Savoia per la descrizione di una chiesa nuova, "de novo reedificata", ma non ancora terminata, fatta costruire dal conte Odoardo Pepoli nel 1645, essendo rettore don Giovanni Viola. La nuova fabbrica ha tre altari, coro e battistero, sorge accanto al Po, con campanile, casa canonica e cimitero. Nel 1748 (cfr. visita del card. Crescenzi) è in corso una ristrutturazione di tutto il complesso parrocchiale: facciata, aula principale e cappelle laterali, mentre si stanno costruendo ex novo presbiterio, coro, cantoria e tre altari.

1818 - 1911 (cambiamento diocesi intorno)

Tra il 1818-1819 come per le altre chiese della Transpadana ferrarese ci fu il passaggio alla Diocesi di Adria. Nella visita Ravasi del 1825 è descritta una chiesa ad una sola navata, sul soffitto un dipinto raffigurante la "Cacciata degli Angeli ribelli", quattro altari. Il giuspatronato Pepoli permarrà sino al 1838. Fu aggiunto successivamente un quinto altare e una Grotta di Lourdes nel 1911.

1914 - 1955 (costruzione intero bene)

Distrutta la chiesa a seguito di un'esplosione nel 1914, rifatta e nuovamente bombardata durante il secondo conflitto mondiale, l'attuale complesso è stato interamente ricostruito solo dopo la terribile alluvione del 1951. La chiesa di S.Maria Maddalena ed il suo campanile sono stati riedificati negli anni tra il 1952 e il 1955 secondo il progetto di due tecnici di Adria: l'arch. Giovanni Battista Scarpari e l'ing. Oscar Marin. Il 1° ottobre 1955 il vescovo Guido M. Mazzocco ha consacrato solennemente la nuova chiesa parrocchiale.

1988 - 1992 (restauro intero bene)

Nel 1988 si è proceduto alla sostituzione della copertura lignea delle tre navate con una struttura in acciaio, mentre nel 1991-1992 sono state rifatte anche le coperture della cupola, dell'abside e del transetto.

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