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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa di San Giovanni Nepomuceno Martire
Chiesa di San Giovanni Nepomuceno Martire
S. Giovanni Nepomuceno martire
Dettagli
La Chiesa di San Giovanni Nepomuceno martire sorge in località Fienil del Turco, lungo la strada Comunale sulla quale affaccia, priva di sagrato, con orientamento Nord-Sud. La facciata è a capanna, tripartita e rinserrata agli angoli da lesene doriche su alti basamenti. Al di sopra delle lesene corre una cornice modanata in leggero aggetto. La facciata è coronata da un frontone triangolare. Al centro della facciata si apre l'unico portale rettangolare, sormontato da un finestrone a lunetta. Nei fronti laterali si aprono due monofore a tutto sesto per lato e sul lato destro anche l'ingresso feriale. Sul retro, al lato sinistro del Presbiterio si addossa il campanile, a pianta quadrata che termina con una cella campanaria aperta sui quattro lati da monofore a tutto sesto, con lesene d'angolo. La cella è sormontata da un tamburo ottagonale, coperto con cupolino a cipolla con cuspide.
Pianta
Schema planimetrico ad aula rettangolare, coperta da soffitto piano. Al di sotto dell'imposta del soffitto corre una cornice in stucco modanata. Il presbiterio si apre sulla navata con un arco a tutto sesto ed è rialzato di due gradini in marmo, sul piano della chiesa. Il presbiterio, a pianta rettangolare, è voltato a botte.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e il presbiterio. Manto di copertura in coppi di cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
In mattonelle di marmo bianco e rosso, lungo la navata e nel presbiterio.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni portante.
XVII - 1650 (preesistenze intero bene)
Nella visita pastorale del vescovo Boggiani (1911) si accenna alla presenza sull'argine del Castagnaro, nel 1650, di un oratorio privato del veneziano conte Priuli intitolato a S. Gaetano Thiene, che veniva utilizzato dagli abitanti della zona, lontani dalla chiesa parrocchiale di S. Apollinare.
1671 - 1672 (rifacimento intero bene)
Circa vent'anni dopo un altro patrizio veneziano, Pietro Badoer, fece ampliare e rinnovare il capitello, trasformandolo in una piccola chiesa, destinata non solo alla devozione privata ma anche agli "habitatori della Selva Venetiana". Ricaviamo queste notizie da un documento, conservato nell'archivio parrocchiale di S.Apollinare, contenente la richiesta di autorizzazione alla Curia arcivescovile di Ravenna, all'epoca competente su quel territorio, che ne autorizzò la costruzione in data 10 dicembre 1671. Nel 1672 l'opera di rifacimento dell'oratorio, sempre intitolato a S.Gaetano Thiene, fu completata.
XVIII - XVIII (costruzione campanile)
Il campanile, disposto sul lato sinistro della chiesetta, è sorto in epoca successiva, ricalcando in tono minore le linee architettoniche di quello della parrocchiale di S.Apollinare, di cui S.Gaetano era sussidiario.
1845 - 1885 (passaggio di proprietà intero bene)
Dalla visita pastorale del vescovo di Adria mons. Polin (1.2.1885), nel 1818 infatti S.Apollinare e quindi anche Fienil del Turco erano passati dalla diocesi di Ravenna a quella di Adria, si viene a sapere che i proprietari del fondo su cui insisteva l'oratorio di S.Gaetano Thiene erano cambiati più volte: ai Badoer succedettero i Priuli, i Persico e per ultima la famiglia Marangoni, che con regolare atto notarile lo cedette alla chiesa arcipretale di S.Apollinare.
1951 - 1958 (istituzione parrocchia intero bene)
Nel 1951 si costituì un comitato, presieduto dall'arciprete di S.Apollinare don G.Manfrinato, per istituire la nuova parrocchia che, con delibera dell'allora vescovo G.M.Mazzocco, fu eretta l'1 gennaio 1956 intitolata a S.Giovanni Nepomuceno. Due anni dopo, nel 1958, seguì il decreto del Presidente della Repubblica per il riconoscimento civile.
1998 - 1998 (restauro intero bene)
Nel 1998 si rese necessario un intervento di restauro e conseguente consolidamento di muratura, capriate e tetto.