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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire

Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire
S. Biagio vescovo e martire

ROVIGO
Via Carducci 78 - Canale, Ceregnano (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Biagio sorge in Canale con orientamento Nord-Sud. La facciata a capanna, in mattoni a vista, è rinserrata agli angoli da ampie lesene e presenta al centro un unico portale, stretto ai lati da pilastrini binati che reggono un arco a tutto sesto. Al di sopra dei pilastri e al colmo dell’arco aggettano tre mensole in pietra. Nella parte superiore della facciata si aprono tre monofore a tutto sesto e al centro del timpano un rosone circolare. Al colmo dei rampanti del tetto si... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Biagio sorge in Canale con orientamento Nord-Sud. La facciata a capanna, in mattoni a vista, è rinserrata agli angoli da ampie lesene e presenta al centro un unico portale, stretto ai lati da pilastrini binati che reggono un arco a tutto sesto. Al di sopra dei pilastri e al colmo dell’arco aggettano tre mensole in pietra. Nella parte superiore della facciata si aprono tre monofore a tutto sesto e al centro del timpano un rosone circolare. Al colmo dei rampanti del tetto si eleva un pilastrino che regge una croce in ferro battuto. Nei fronti laterali si aprono finestroni a tutto sesto, cosi come sul retro, ai lati dell’abside semicircolare in corrispondenza della cappella feriale e della sagrestia, mentre ampi finestroni circolari forano le pareti del presbiterio. Dai fronti laterali aggettano i bracci del transetto.

Pianta

Schema planimetrico basilicale, a unica navata, coperta da soffitto piano, sorretto da travi lignee a vista e mensoloni. Le pareti della navata sono scandite in quattro campate da arcate a tutto sesto, tra lesene doriche, al di sopra delle quali corre una cornice modanata in leggero aggetto. In controfacciata il portale d’ingresso è incorniciato da una serliana. I bracci dei transetti così come il presbiterio si aprono verso la navata con alti archi a tutto sesto. Il presbiterio è rialzato di due gradini in marmo rosso sul piano della chiesa. A unica campata rettangolare è coperto da volta a crociera. L’abside semicircolare, tripartita da lesene, è coperta da una volta a catino.

Coperture

Tetto a falde con manto in coppi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento in mattonelle di cemento policrome.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura di mattoni a vista.

1130 - 1340 (passaggio di proprietà intorno)

Si tratta di una piccola parrocchia tra le più antiche del Polesine, le cui notizie risalgono al 1130, quando il vescovo di Adria Gregorio I° la concesse in investitura al monastero ferrarese di S. Romano. Sappiamo dal Codex Adrianus (1254) che un altro vescovo, Guglielmo d'Este, investì sempre dello stesso bene le monache del monastero Agostiniano di S. Daniele a Venezia. Il convento era proprietario di molti terreni ed esercitava il diritto di giuspatronato sulla chiesa di S. Biagio. Sempre il Codex Adrianus riporta il primo inventario dei beni "Ecclesie S. Blaxii de Canali" (1340).

1547 - 1604 (preesistenze intorno)

Nel 1547 col vicario Zerbinati iniziano le visite pastorali quindi le prime notizie sulla vita della comunità. La visita di mons. Peroto (1604) ci descrive la piccola chiesa, orientata a levante, dotata di altare maggiore e due altaretti laterali, col campanile accanto e il cimitero tutt'intorno.

1645 - 1669 (rifacimento intorno)

La visita di mons. Retano (1669) presenta una chiesa completamente riedificata nel 1652 e prima ancora nel 1645 la costruzione del campanile, lo stesso di oggi, ma senza la cupola piramidale, abbattuta in tempi recenti per motivi di sicurezza.

1947 - 1954 (costruzione intero bene)

I lavori per la riedificazione della chiesa iniziarono nel 1947 secondo il progetto redatto dall'architetto rodigino Antonio Canato. Della vecchia chiesa vennero demoliti e subito ricostruiti: il presbiterio, il coro, la sacrestia e le cappelle laterali. Le operazioni procedettero però a rilento a causa delle difficoltà economiche incontrate. Il 27 ottobre 1954 il vescovo Guido M. Mazzocco finalmente benedì con solenne cerimonia il nuovo tempio.

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