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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa di San Zenone Vescovo

Chiesa di San Zenone Vescovo
S. Zenone vescovo

ROVIGO
P.zza G. Savonarola 129 - Borsea, Rovigo (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La Chiesa di San Zenone vescovo sorge nella frazione di Borsea, lungo la Strada Comunale, preceduta da un sagrato poco profondo, con orientamento Est-Ovest. La facciata a capanna è tripartita e rinserrata agli angoli da lesene su due ordini, dorico inferiore e ionico superiore. A separare gli ordini corre lungo la facciata una cornice modanata in aggetto. Al centro della facciata si apre l'unico portale, rettangolare, con cornice modanata, sormontato da un frontone curvilineo. Nella parte... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La Chiesa di San Zenone vescovo sorge nella frazione di Borsea, lungo la Strada Comunale, preceduta da un sagrato poco profondo, con orientamento Est-Ovest. La facciata a capanna è tripartita e rinserrata agli angoli da lesene su due ordini, dorico inferiore e ionico superiore. A separare gli ordini corre lungo la facciata una cornice modanata in aggetto. Al centro della facciata si apre l'unico portale, rettangolare, con cornice modanata, sormontato da un frontone curvilineo. Nella parte superiore della facciata, al centro si trova una nicchia a tutto sesto che ospita la statua in pietra di San Zenone. La facciata è coronata da un frontone triangolare, al cui centro si trova una cornice circolare con croce. I rampanti del tetto sono coronati, al colmo e ai lati, da tre pinnacoli a vaso. Nei fronti laterali, nella parte superiore si aprono quattro finestroni rettangolari per lato. Al fronte sinistro si addossa il volume più basso della sagrestia. Sul retro l'abside semicircolare è forata ai lati da due finestroni rettangolari. L'antica torre campanaria si erge al di sopra del presbiterio, sul lato destro. A pianta quadrata termina con una cella aperta sui quattro lati da monofore a tutto sesto a varie altezze.

Pianta

Schema planimetrico ad aula, a pianta rettangolare, coperta da soffitto piano con specchi centrali dipinti. Al di sotto dell'imposta del soffitto corre una cornice modanata concava. Alle pareti laterali della navata si addossano due pregevoli altari votivi per lato, con edicole in marmi policromi. Alla controfacciata si addossa la cantoria lignea. Il presbiterio si apre sula navata con un arco a tutto sesto a tutta altezza, su pilastri murali ionici. Ai lati dell'arco si aprono gli accessi alla sagrestia e alla canonica, sormontati da nicchie a tutto sesto che accolgono le statue in gesso, a destra di Sant'Antonio e a sinistra di San Giuseppe. Il presbiterio, chiuso verso la navata da una balaustra in marmo e rialzato di due gradini, è a pianta rettangolare, con pareti completamente rivestite in marmo rosso di Verona. Il presbiterio è coperto da volta a crociera. L'abside semicircolare è voltata a emicupola.

Coperture

Tetto a due falde con copertura in coppi di cotto.

Pavimenti e pavimentazioni

In lastre di marmo rosso e bianco, a rombi, lungo la navata, le cappelle e l'abside.

Elementi decorativi

Specchi della volta centrale dipinti a soggetto religioso.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura portante.

1123 - XV (preesistenze intorno)

Risalgono al 1123 i più antichi riferimenti alla presenza di una chiesa a Borsea intitolata a S.Zenone, quando papa Callisto II la concesse in privilegio all'abbazia di S.Maria della Vangadizza, alla cui giurisdizione sarà sottoposta sino alla sua soppressione nel 1792. E' del 1403 il nome del primo rettore: frà Pietro da Zara; ne seguirono molti altri di cui si hanno notizie, inoltre nel 1430 S.Zenone divenne parrocchia e la prima visita pastorale fu compiuta nel 1473 dal vicario ravennate mons. De Gottis.

1564 - 1677 (preesistenze intorno)

La prima descrizione dell'edificio sacro ci viene fornita dal vescovo Giulio Canani nel 1564, si tratta di una chiesa assai modesta con soffitto ad arelle, tre altari in cotto, fonte battesimale, campanile e casa canonica coperta di canne. In seguito, a partire dal 1581 fino alla soppressione del monastero della Vangadizza, i Visitatori saranno sempre gli abati della stessa piccola diocesi "nullius". Il 25 dicembre del 1677 il Canalbianco ruppe recando gravissimi danni alla campagna intorno a Borsea di conseguenza anche alla chiesa.

1700 - 1792 (rifacimento intero bene)

Qualche anno dopo la rotta iniziarono i lavori di rifacimento della chiesa, che ne stravolsero la struttura ed il primitivo impianto. Fu ingrandita l'aula, venne alzato il soffitto, furono sostituiti i tre altari in cotto e ne furono aggiunti altri due, tutti di gran pregio. Nel 1792, soppressa l'abbazia di S.Maria della Vangadizza, S.Zenone passò sotto la Diocesi di Adria e dello stesso anno è la visita pastorale del vescovo Speroni.

1926 - 1935 (rifacimento campanile)

Nel 1904 l'autorità pubblica fece demolire in parte la torre campanaria, poichè manifestava preoccupanti segni d'instabilità. Solo diversi anni dopo tra il 1926-1935, grazie al parroco mons. Giuseppe Astori ed alla generosa partecipazione degli abitanti di Borsea, il campanile fu rifatto dalle fondamenta

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