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Chiese in Provincia di Rovigo - città di : Chiesa di Santa Maria Assunta

Chiesa di Santa Maria Assunta
S. Maria Assunta

ROVIGO
Via Cavour 817 - Beverare, San Martino di Venezze (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La chiesa di Santa Maria Assunta sorge in Beverare, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato. La facciata a capanna è tripartita e rinserrata agli angoli da un doppio ordine di lesene doriche sovrapposte e separate da una trabeazione spezzata. Le lesene inferiori si elevano su alti piedistalli. Al centro si apre l'unico portale, in pietra, sormontato da un frontone circolare. Ai lati del portale si inseriscono due alte nicchie. Tra le lesene centrali superiori si trova una... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di Santa Maria Assunta sorge in Beverare, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato. La facciata a capanna è tripartita e rinserrata agli angoli da un doppio ordine di lesene doriche sovrapposte e separate da una trabeazione spezzata. Le lesene inferiori si elevano su alti piedistalli. Al centro si apre l'unico portale, in pietra, sormontato da un frontone circolare. Ai lati del portale si inseriscono due alte nicchie. Tra le lesene centrali superiori si trova una bifora a tutto sesto, cieca, entro una nicchia rettangolare. Al centro del timpano si apre un piccolo rosone circolare. Nei fronti laterali, in mattoni a vista, si aprono ampi finestroni termali e sul retro, nell'abside semicircolare, ai lati, due alte monofore a tutto sesto.

Pianta

Schema planimetrico basilicale, a navata unica, coperta da volta a padiglione, forata dalle profonde unghie dei finestroni, al di sotto dei quali corre una trabeazione spezzata. Una cornice modanata corre più bassa all'altezza dell'imposta degli archi a tutto sesto con cui si aprono le due cappelle votive, per lato, verso la navata. In contro facciata si addossa la cantoria lignea che accoglie la struttura dell'organo. Il presbiterio, rialzato di tre gradini in marmo rosso sul piano della navata e chiuso da balaustra a pilastrini, anch'essi in marmo rosso, si apre verso l'aula con un arco a tutto sesto su pilastri murali corinzi. Nelle pareti ai lati dell'arco si trovano gli accessi alla sagrestia e alla canonica. Il presbiterio, a unica campata quadrata, è coperto da volta a padiglione. L'abside semicircolare si apre verso il presbiterio con un arco a tutto sesto su pilastri murali corinzi ed è coperta da volta a catino.

Coperture

Tetto a falde con manto in coppi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimenti in lastre di marmo rosso.

Elementi decorativi

Lo specchio centrale della volta a padiglione della navata centrale è dipinto a soggetto biblico.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura di mattoni portante.

XVI - XVII (preesistenze intorno)

I Redetti, nobili di origine veneziana, erano proprietari fin dai secc. XVI-XVII di ampie estensioni terriere nella zona di Beverare, dove avevano avviato un'imponente opera di bonifica. Necessitando i coloni bonificatori di assistenza religiosa, i Redetti fecero costruire una chiesetta, ma non si hanno precise notizie in merito, poichè il territorio era all'epoca sottoposto alla giurisdizione dell'Abbazia della Vangadizza.

1790 - 1816 (preesistenze intorno)

Solo dopo la soppressione della Vangadizza la cappellania di Beverare entrò a far parte della Diocesi di Adria. Il vescovo Speroni infatti celebrò nel 1793 la prima visita pastorale a S. Maria Assunta e S. Valentino di Beverare, piccola chiesa con un unico altare in giuspatronato alla famiglia Redetti.

1846 - 1862 (passaggio di proprietà intorno)

A causa dell'alluvione dell'Adige (1844), che distrusse la parrocchiale di S. Martino, l'oratorio di S. Maria Assunta fu elevato dal vescovo Squarcina nel 1846 a curazia. Nel frattempo la proprietà, compreso l'oratorio, era passata alla famiglia Salvagnini di Adria, che diede ulteriore sviluppo alle iniziative di bonifica, richiamando in zona molti lavoratori con le loro famiglie. Per l'aumentata popolazione l'edificio della vecchia chiesa risultava troppo angusto e misero.

1875 - 1928 (costruzione intero bene)

Si cominciò con l'erezione del campanile (1875), che fu dotato nel tempo anche di un concerto di campane. Più lenta e difficoltosa fu la costruzione della nuova chiesa. Il vescovo Polin solo nel 1903 ne benediva la prima pietra. Realizzata secondo il progetto dell'ing. Marcon di Venezia, fu completata nel 1909, infatti il 15 agosto di quell'anno il vescovo Boggiani, con solenne cerimonia e concorso di popolo, inaugurò il nuovo tempio. Diverrà finalmente parrocchia nel 1928, dopo la consacrazione da parte del vescovo Rizzi.

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