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Chiese in Provincia di Rovigo - città di Calto: Chiesa di San Rocco
Chiesa di San Rocco
S. Rocco
Dettagli
La chiesa di San Rocco sorge in Calto, all'interno dell'abitato, preceduta da un sagrato poco profondo, con orientamento Est-Ovest. L'elegante facciata settecentesca è a vento, scandita da due ordini sovrapposti di lesene doriche binate, tra le quali si aprono nicchie a tutto sesto che accolgono statue di Santi. La parte superiore della facciata si raccorda all'inferiore tramite rampanti curvilinei, chiusi ai lati da guglie piramidali. La facciata è coronata da un frontone triangolare, sormontato, al colmo e ai lati dei rampanti, da pilastrini con guglie a pigna e croci metalliche. Al centro del timpano si inserisce una decoarazione in stucco a stella, entro una cornice circolare, con ai lati due triangoli lanceolati. Al centro si apre il portale festivo, sormontato da un frontone triangolare e ai lati i due portali feriali, più bassi, questi ultimi sormontati da finestroni quadrati. Al centro della facciata, nella parte superiore si apre un finestrone rettangolare. Nei fronti laterali e nel presbiterio si aprono finestroni rettangolari e sul retro, nell'abside, due alte monofore rettangolari, simmetriche.
Pianta
Schema planimetrico basilicale, a tre navate, separate da arcate a tutto sesto, su pilastri, con lesene doriche addossate. Al di sopra delle lesene corre una trabeazione continua, in aggetto, lungo la navata, nel presbiterio e abside. La navata maggiore è coperta da volta a botte, con la volta forata dalle profonde unghie dei finestroni. Le quattro campate delle navate minori sono coperte da volte a crociera. Il presbiterio, rialzato di due gradini sul piano della chiesa e chiuso sul fronte da una balaustra in marmo, si apre verso l'aula con un arco a tutto sesto su pilastri murali. Ai pilastri si addossano lesene doriche binate. A pianta rettangolare, a unica campata, è coperto da volta a botte, forata dalle unghie dei finestroni, con occhio centrale ovale. L'abside, tripartita da lesene doriche, è coperta da volta a catino.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in lastre di marmo rosso e bianco.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni portante.
1434 - 1574 (preesistenze intorno)
Durante la prima visita pastorale del Beato Giovanni Tavelli, vescovo di Ferrara, alla chiesa plebana di S. Maria a Ceneselli (1434) l'arciprete fa presente al visitatore di avere sotto la sua giurisdizione anche la cura d'anime della "Villa di Cadalto". Nella visita apostolica di mons. Maremonti (1574) viene invece descritto l'oratorio di San Rocco di Calto: piccolo edificio fatiscente, privo di pavimento, con tre altari.
1591 - 1599 (preesistenze intorno)
Il vescovo Giovanni Fontana compie ben quattro visite in dieci anni alla Villa e all'oratorio di San Rocco in Calto. Nel 1591 annota che l'oratorio "costruito di recente dalle fondamenta" ha l'altare maggiore con la statua di San Rocco, due altari laterali in fase di completamento, la facciata rivolta a ponente ed il campanile incompleto. Dipende ancora dalla pieve di Ceneselli, dalla quale si staccherà nel 1599, quando durante la terza visita dello stesso Fontana viene proclamata parrocchia indipendente.
1689 - 1709 (costruzione intero bene)
Erano anni tormentati da scosse telluriche talvolta molto intense, tanto che negli ultimi decenni del '600 tutto il popolo, guidato dal parroco don Gio.Batta Finato e col sostegno economico del conte Antonio Riminaldi, s'impegnò nella costruzione dalle fondamenta della nuova chiesa, orientata verso mezzogiorno. I lavori iniziarono nel 1689 e furono finalmente conclusi nel 1709.
XVIII - XVIII (completamento intero bene)
Nel corso del '700 venne completato il decoro della chiesa. Furono inserite nelle nicchie dell'ariosa facciata le statue di Santi, attribuite alla bottega del noto scultore Giovanni Bonazza. All'interno furono eretti altari in marmi policromi scolpiti e intarsiati ed il soffitto fu decorato in stucco dipinto.
1818 - 1825 (variazione diocesi intero bene)
Nel 1818-1819, assieme ad altre parrocchie della Traspadana Ferrarese, anche San Rocco passò sotto la giurisdizione ecclesiastica della Diocesi di Adria. La relazione, che accompagna la prima visita pastorale di un vescovo della nuova Diocesi Carlo Pio Ravasi (1825), ci descrive una chiesa come l'attuale: a tre navate con presbiterio, abside e battistero, l'altare maggiore e sei altari laterali.