- Home
- > Chiese e Luoghi di culto
- > Oratorio del Santissimo Nome di Maria
Chiese in Provincia di Rovigo - città di Castelmassa: Oratorio del Santissimo Nome di Maria
Oratorio del Santissimo Nome di Maria
S. Nome di Maria
Dettagli
L'oratorio del Santissimo Nome di Maria sorge in Castelmassa, e affaccia su Piazza Libertà, con orientamento Est-Ovest. La facciata neoclassica a capanna, sormontata da un frontone triangolare, è rinserrata agli angoli da lesene doriche su alti basamenti. Al di sopra delle lesene corre una trabeazione in aggetto. Al centro si apre l'unico portale, cui si accede da una scalinata in pietra di due gradini. Il portale è coronato da un frontone triangolare e sormontato da un piccolo rosone circolare. Al di sopra dei rampanti del tetto si elevano, al colmo e ai lati, tre statue di angeli e della Madonna. I fronti laterali presentano due finestroni rettangolari, per lato.
Pianta
Schema planimetrico ad aula, coperta da volta a botte, forata dalle unghie dei finestroni. Al di sotto dell'imposta della volta corre una doppia cornice modanata, in aggetto. Il presbiterio si apre sulla navata con un arco a tutto sesto, su pilastri murali, con lesene binate doriche, addossate. A unica campata rettangolare è coperto da volta a crociera. Nella parete di fondo del presbiterio, al di sopra della cornice, si inserisce un arco a tutto sesto, cieco, con cornice modanata, a decoro della parete.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di marmo.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni portante.
XVII - 1706 (costruzione intero bene)
L'oratorio è stato costruito prima del 1706 nei pressi del vecchio cimitero; un tempo vi si seppellivano i membri della famiglia Peveratti e della Confraternita del Santissimo.
1818 - 1825 (cambiamento Diocesi intero bene)
Passato sotto la giurisdizione ecclesiastica della Diocesi di Adria (1818-1819), fu visitato dal vescovo Ravasi nel 1825. Era all'epoca utilizzato dai fedeli devoti alla Madonna.
1843 - 1862 (proprietà intero bene)
Nel 1843, in occasione della visita pastorale del vescovo Squarcina, risulta proprietà privata di Francesco Peveratti, ma di uso pubblico: vi si celebrano quaranta messe all'anno.
1962 - 1946 (passaggio di proprietà intero bene)
Dal 1862 la Parrocchia di Santo Stefano entra in possesso della chiesetta, che viene infatti amministrata dalla Fabbriceria. Nel 1946 torna all'antica funzione di cappella cimiteriale, succursale della chiesa parrocchiale.