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Chiese in Provincia di Rovigo - città di Gavello: Chiesa della Beata Vergine delle Grazie

Chiesa della Beata Vergine delle Grazie

ROVIGO / GAVELLO
P.zza XX Settembre 8 - Gavello (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La chiesa della Beata Vergine delle Grazie sorge in Gavello, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato. La facciata neoclassica è tripartita e rinserrata, agli angoli, da lesene doriche su alti basamenti e coronata da un frontone triangolare in aggetto. Al di sopra del frontone si elevano ai lati due pinnacoli a vaso e al colmo una croce in ferro battuto. Al centro del frontone si inserisce un piccolo rosone circolare. Un unico portale si apre tra le lesene centrali, a tutto... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa della Beata Vergine delle Grazie sorge in Gavello, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato. La facciata neoclassica è tripartita e rinserrata, agli angoli, da lesene doriche su alti basamenti e coronata da un frontone triangolare in aggetto. Al di sopra del frontone si elevano ai lati due pinnacoli a vaso e al colmo una croce in ferro battuto. Al centro del frontone si inserisce un piccolo rosone circolare. Un unico portale si apre tra le lesene centrali, a tutto sesto, sormontato da una trabeazione in aggetto. Al di sopra della trabeazione si inserisce un'alta nicchia che accoglie la statua di San Pietro Martire. Tra le lesene laterali si aprono alti finestroni rettangolari, sormontati anch'essi da trabeazioni in aggetto. Nei fronti laterali della navata e del presbiterio si aprono finestroni rettangolari. Al lato destro della chiesa, in continuità con la facciata, è addossata la canonica.

Pianta

Schema planimetrico basilicale, a unica navata, coperta da un soffitto piano, decorato con cornici in stucco in aggetto. Il soffitto è sorretto da mensoloni con volute che corrono lungo tutto il perimetro della navata. Al di sotto dei finestroni corre una cornice modanata in leggero aggetto. Nelle pareti laterali della navata si inseriscono, tra alti archi a tutto sesto, due altari votivi. Il presbiterio, rialzato di tre gradini in marmo rosso sul piano della chiesa, si apre verso l'aula con un arco a tutto sesto su pilastri murali dorici. Ai lati dell'arco si addossano due altari votivi. Il presbiterio, a pianta quadrata, è coperto da volta a crociera con costoloni in stucco a vista. L'abside, tripartita da lesene, è coperta da volta a catino.

Coperture

Tetto a falde con manto in coppi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimenti in lastre di marmo rosso, grigio e giallo, composte a motivi geometrici.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura di mattoni portante.

IX - 1281 (preesistenze intorno)

Non si hanno informazioni certe per individuare la data precisa di fondazione dell'Abbazia benedettina di Santa Maria di Gavello, fiorente comunque nel sec. IX e il Codex Adrianus riporta un documento rogato nel suo chiostro nel 1054. Il monastero cominciò a decadere dopo le grandi alluvioni conseguenti alle rotte del Po a Ficarolo. Nel 1281 il convento "subesse debeat" alla giurisdizione del Vescovo di Adria.

1425 - 1797 (variazione d'uso intorno)

Giacomo degli Obizzi, vescovo di Adria, nel 1425 trasformò l'Abbazia in Commenda e tale rimase fino al novembre 1797, quando Napoleone la soppresse definitivamente, mettendone all'asta i beni.

1500 - 1659 (rifacimento intorno)

All'inizio del 1500 dell'antica Abbazia Gavellense rimaneva solo una modesta chiesa, probabilmente ricostruita dopo i gravi danni arrecati dalle rotte del Po. La fondazione della nuova parrocchia risale al 1514 e su di essa esercitarono il diritto di giuspatronato: il conte ferrarese Giovanni Gilioli, i suoi discendenti eppoi, per successione ereditaria, i nobili veneziani Foscari e Gradenigo fino al conte Filippo Nani Mocenigo (1901). Nella prima visita pastorale, celebrata da mons. Ferretti nel 1536, la chiesa era registrata col titolo di "Ecclesia Parochialis Abbatiae S.Mariae De Gavello". Il vicario Peroto in visita nel 1603 descrisse una chiesa in grande povertà e abbandono, con tre altari: maggiore, di S.Pietro e della B.V.Maria. Mancava ancora il campanile, di cui si parlerà solo nel 1659, in occasione della visita del vescovo Agliardi.

1711 - 1792 (costruzione intero bene)

All'inizio del '700, in accordo con la popolazione e il giuspatrono, si decise di costruire una nuova chiesa più capace e decorosa della precedente. La popolazione e la famiglia Foscari concorsero all'impresa con ammirevole generosità. Come ricordano tre lapidi, infisse ancor oggi all'interno del tempio, nel 1711 l'arciprete Giulianati benedì la prima pietra e dopo sei anni nel 1717 la costruzione era terminata. La consacrazione avvenne nel 1787 alla presenza del vescovo Speroni e il completamento della facciata nel 1792, mentre era arciprete don Giobatta Salvagno. Dello stesso periodo è forse anche il campanile, che sorse sul lato sud della chiesa.

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