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Chiese in Provincia di Rovigo - città di Lusia: Chiesa dei Santi Vito e Modesto Martiri

Chiesa dei Santi Vito e Modesto Martiri

ROVIGO / LUSIA
P.zza Giovanni XXIII 254 - Lusia (RO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La chiesa dei Santi Vito e Modesto sorge in Lusia, all'interno dell'abitato con orientamento Est-Ovest, preceduta da un sagrato cui si accede da una scalinata in pietra. La chiesa in mattoni a vista presenta una facciata a capanna, scandita da due ordini di lesene sovrapposte, in pietra d'Istria. A metà altezza, al di sopra di un cornicione modanato, corre un loggiato con archi a tutto sesto su tredici colonne in pietra d'Istria. La colonna centrale è tortile. Al centro del timpano si... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa dei Santi Vito e Modesto sorge in Lusia, all'interno dell'abitato con orientamento Est-Ovest, preceduta da un sagrato cui si accede da una scalinata in pietra. La chiesa in mattoni a vista presenta una facciata a capanna, scandita da due ordini di lesene sovrapposte, in pietra d'Istria. A metà altezza, al di sopra di un cornicione modanato, corre un loggiato con archi a tutto sesto su tredici colonne in pietra d'Istria. La colonna centrale è tortile. Al centro del timpano si trovano, rette da mensola in aggetto, le statue dei Santi Vito e Modesto. Nella parte inferiore della facciata si apre il portale, strombato, a tutto sesto, sormontato da archetti su colonnine. Il portale interamente in pietra d'Istria presenta una lunetta in cotto, scolpita a bassorilievo, con la raffigurazione di Cristo in trono tra angeli. Nella parte inferiore della facciata, tra le lesene si inseriscono aperture rettangolari con trafori in pietra a disegno geometrico. Dai fronti laterali spiccano i volumi del transetto, scanditi da contrafforti tra i quali corrono archi a tutto sesto che incorniciano strette e alte monofore. Strette e alte monofore a tutto sesto si aprono anche nelle pareti laterali della navata e del presbiterio. Ai fronti laterali si addossano contrafforti tra i quali si inseriscono i bassi volumi delle cappelle votive. Sul retro l'abside semicircolare è scandita da due ordini di lesene sovrapposte. Al di sotto della linea di gronda corre una cornice modanata in cotto con dentelli in pietra d'Istria.

Pianta

Schema planimetrico basilicale, a unica navata, coperta da volta lignea, a carena di nave rovesciata su mensoloni. Nelle pareti laterali si aprono gli accessi delle cappelle votive. La volta della campata centrale del transetto, a crociera, è sostenuta da quattro alte colonne corinzie, scanalate, in marmo. I bracci del transetto, profondi due campate, sono scanditi da lesene corinzie in marmo. Il presbiterio è rialzato di quattro gradini in marmo sul piano della chiesa ed è coperto anch'esso da volta lignea così come l'abside semicircolare. Tutti i finestroni nel claristerio sono chiusi da lastre sottili e trasparenti di marmo.

Coperture

Tetto a falde con manto in coppi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimenti in lastre di marmo giallo, bianco e grigio.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura di mattoni, a vista, portante.

XII - 1604 (preesistenze intorno)

La chiesa viene citata per la prima volta nel testamento di Tancredi d'Este (sec. XII), che lascia una dote "alla chiesa di San Pietro e San Vito in Lusia" ricordata spesso in successivi documenti degli Estensi e dell'abbazia della Vangadizza. Nell'Estimo del Clero (1429) la parrocchia cambia titolari ed è nominata "plebs" dei SS. Vito e Modesto, così verrà registrata anche dal Ferretti in Memorabilia e nel Catalogus (1540) e sarà oggetto regolarmente delle visite pastorali. Importante il passaggio nel 1569 eppoi nel 1576 del card. Giulio Canani, ma senza notizie rilevanti. Circostanziata la visita del vicario mons. Flavio Peroto (1604), dal verbale si ricava infatti che la chiesa era ad una navata con abside a nord (in tempi successivi fu aggiunta una seconda navata più piccola), aveva quattro altari, accanto sorgeva la casa canonica, ad est il campanile e oltre la strada il cimitero.

1795 - 1945 (ristrutturazione intorno)

Tra fine settecento ed inizio dell'ottocento l'antica chiesa si arricchì di cinque altari marmorei, vennero inoltre costruiti sacrestia e coro, venne ristrutturato il presbiterio e rifatta la facciata in stile rinascimentale veneziano. Il 20 aprile 1945, durante un tragico bombardamento, fu distrutto il centro di Lusia e con esso anche la chiesa e la torre campanaria.

1947 - 1994 (ricostruzione intero bene)

Finita la seconda guerra mondiale iniziò la ricostruzione del paese e della chiesa ad opera dell'arch. Orlando Veronese. Approntato il progetto nel 1947, il decreto ministeriale, che dava il via ai lavori, fu approvato nel 1953, mentre l'anno successivo il vescovo Guido Maria Mazzocco benedì la prima pietra della chiesa. L'edificio in quattro anni fu completato e il 27 aprile 1958 venne solennemente inaugurato. Nel 1994 fu inaugurato anche il campanile, ultima opera dell'architetto Veronese.

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