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Chiese in Provincia di Rovigo - città di Adria: Palazzo Vescovile di Adria
Palazzo Vescovile di Adria
Dettagli
Il Palazzo Vescovile di Adria sorge nel centro della Città e presenta un fronte lineare scandito da tre ordini sovrapposti di finestroni rettangolari, di cui quelli al secondo ornati da mensole e gocciolatoi modanati. La facciata presenta un basamento a scarpa, sul fronte principale, interrotto ai lati e al centro dai portali di accesso, rialzati rispetto al piano stradale. La parte centrale del fronte principale presenta un balcone su mensoloni, in pietra, chiuso da balaustra con pilastrini rettangolari, alternati a colonnine a calice. Dietro al balcone si aprono i tre alti finestroni del salone nobile e al di sopra del cornicione modanato si trova lo scudo in pietra con insegne vescovili. La parte centrale della facciata è sottolineata, al di sopra della cornice di gronda, da due pinnacoli a vaso. I fronti laterali sono anch’essi scanditi dai tre ordini sovrapposti di finestroni rettangolari. Sul retro del palazzo si sviluppa l’ampia corte interna.
Pianta
Gli spazi interni sono adibiti ad uffici e biblioteca. Due ampie scalinate lineari, con gradini in marmo, collegano i tre piani. Il salone nobile, a pianta rettangolare presenta un soffitto a travi lignee a vista. Le stanze di pertinenza del vescovo e altri saloni di rappresentanza presentano soffitti piani riccamente decorati e affrescati.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti alla veneziana e mattonelle di graniglia di marmo.
Elementi decorativi
Soffitti affrescati nei saloni di rappresentanza e nelle stanze private di pertinenza del Vescovo.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni portante.
1419 - 1473 (preesistenze nucleo centrale)
Come riportato in un atto notarile redatto a Ferrara, negli anni successivi al 1419 fu ricostituita dal vescovo Giacomo Bertuzzi degli Obizzi la sede vescovile di Adria dove, per lunga desuetudine alla frequentazione, non vi era più alcuna dimora episcopale. Fu costruita una casa tutta in muratura coperta da tegole, circondata da cortile e munita di orto, in vicinanza della piazza Maggiore, che doveva servire da residenza per il Vescovo ed i suoi successori. Nel 1473 il vicario De Gottis durante la visita pastorale a proposito del palazzo di Adria sottolineò la necessità di un restauro poichè "... corruit in terram..".
1738 - XIX (rifacimento intero bene)
Il vescovo Giovanni Soffietti nel 1738 rimise a nuovo ed ampliò "Episcopale palatium in civitate Adriae" come ricordato dal successore mons. Speroni in "Adriensium Episcoporum Series, Padova 1788, p. 306" . Altre modifiche e decorazioni sono state apportate all'edificio dai Presuli che si sono avvicendati durante il XIX secolo.
1900 - 1980 (restauro intero bene)
Agli inizi del '900 è stata rimaneggiata la facciata posteriore del palazzo con l'aggiunta a pianterreno di alcune arcate e di un loggiato al piano superiore. Negli anni '60 il vescovo Mazzocco fece restaurare la facciata principale, mentre nel 1980 col vescovo Sartori sono stati riorganizzati gli spazi interni: sul lato destro la sede dell'Archivio Capitolare, sul lato sinistro gli Uffici del Provicariato per il Vicariato di Adria-Ariano.