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Chiese in Provincia di Rovigo - città di Adria: Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa della Tomba Chiesa di Santa Maria Assunta detta la Tomba S. Maria Assunta
Dettagli
La chiesa di Santa Maria Assunta sorge in Adria con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato. La chiesa in mattoni a vista presenta una facciata a salienti, cui si addossa una facciata a cortina, scandita da lesene doriche e ioniche su alti basamenti e su due ordini sovrapposti nella parte centrale. Gli ordini sono separati da una trabeazione con cornice modanata a dentelli, in cotto. Tra le lesene laterali corrono balaustre cieche, con pilastrini, sormontate da attici curvilinei, con pinnacoli a vaso. Le semicolonne centrali sorreggono una trabeazione interrotta curvilinea, al cui centro si inserisce una statua della Madonna su pilastrino, con iscrizione. Al di sopra della trabeazione centrale si trova una balaustra, con pilastrini, chiusa ai lati da pinnacoli a vaso. La parte centrale della facciata termina con un attico, chiuso sui lati da rampanti a volute e sormontato da un frontone triangolare. In facciata si aprono tre portali, rettangolari, sormontati da frontoni curvilinei ai lati e triangolare al centro. Alla facciata, su lato destro, si addossa l'alto campanile. Nei fronti laterali si aprono finestroni a lunetta e grandi rosoni circolari nei fronti, a capanna, del transetto. Al di sopra del presbiterio si eleva un alto tamburo con cupola.
Pianta
Schema planimetrico basilicale, a tre navate, separate da arcate a tutto sesto, su pilastri con lesene doriche addossate. Tra gli archi corrono alte lesene ioniche, al di sopra delle quali si trova una trabeazione in aggetto. La navata centrale è coperta da volta a botte e quelle laterali, scandite in campate da archi trasversali, a crociera. La campata centrale del presbiterio è coperta da cupola su tamburo ottagonale. Il presbiterio è sopraelevato di tre gradini, in marmo, sul piano della chiesa. L'abside semicircolare è coperta da volta a catino.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in lastre quadrate di marmo rosso e bianco, poste a scacchiera.
Elementi decorativi
La volta e la parete dell'abside sono dipinte a soggetti biblici.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni a vista.
1221 - 1472 (costruzione intero bene )
Le scarse e lacunose notizie disponibili rendono difficile stabilire una data di fondazione della basilica di S. Maria Assunta. Il documento più antico relativo a questa chiesa è riportato nel volume Adriensium Episcoporum Series di A. Speroni e riguarda la data della cerimonia di consacrazione da parte del vescovo Rolando Zabarella, avvenuta il 15 agosto 1221. Un'altra importante occasione documentata fu l'elevazione a parrocchia nel 1472, durante il vescovado di mons. Tito Novelli. In quel periodo fu anche ricostruito lo storico Battistero, che conservava l'antichissima monolitica vasca marmorea ottagonale usata fino all'XI secolo circa per il rito battesimale a trina immersione.
1473 - 1603 (rifacimento intero bene)
Numerosi sono stati i rifacimenti e gli interventi di restauro che l'edificio ha subito nel tempo, attestati in particolare dalle diverse visite pastorali. Nella visita del vicario mons. Antonio De Gottis (1473) si trova il primo accenno alla torre campanaria. Molto dettagliata risulta la relazione della visita celebrata da mons. Flavio Peroto nel 1603, dove viene descritta una chiesa con una navata grande centrale e due navate laterali, con due cappelle distinte e sei altari: quello dell'Annunciazione con le statue in terracotta policroma della Vergine Maria e dell'Arcangelo Gabriele (coservate tuttora) e quello intitolato a S. Giovanni Battista in ricordo dell'antica chiesa omonima.
XVII - 1784 (restauro intero bene)
Nel XVII secolo la chiesa fu allargata prolungando di un'arcata la facciata, che presentava tutt'altro aspetto come ci ricorda ancor oggi un disegno a graffito riprodotto in una lapide all'interno. Altri grossi lavori di restauro e d'ingrandimento furono realizzati negli anni 1718-1720 "per la pietà dei Fedeli e per la sollecitudine di Monsignor Giovanni-Battista Bocchi Parroco", come si legge in una lapide infissa sopra il timpano della porta centrale. Nel 1784 la basilica fu riconsacrata dal vescovo Speroni degli Alvarotti.
1928 - 1937 (completamento intero bene)
Gli interventi di completamento più interessanti e definitivi sono avvenuti negli anni '30 per opera dell'architetto Giambattista Scarpari di Adria. Al posto dell'antica torre campanaria in stile romanico, il campanile, demolito nel 1928 e ricostruito ad imitazione di quello di S. Marco a Venezia, fu inaugurato il 15 novembre 1931. Tra il 1935-1937 vennero ricostruite oltre al presbiterio anche le cappelle del SS.mo Crocefisso e di S. Antonio da Padova.