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Chiese in Provincia di Rovigo - città di Pontecchio Polesine: Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
S. Andrea apostolo
Dettagli
La chiesa di Sant'Andrea Apostolo sorge in Pontecchio Polesine con orientamento Est-Ovest. La facciata a vento, rettangolare, in stile neoclassico, sormontata al centro da un frontone curvilineo, è tripartita e rinserrata agli angoli da due ordini di lesene doriche, sovrapposti. Gli ordini sono separati da una cornice spezzata decorata in cotto. Le lesene inferiori si elevano al di sopra di un basamento continuo, decorato con cornici rettangolari in cotto. Nella parte superiore, al centro, si inserisce una decorazione a specchio ovale. Al di sopra della cornice di coronamento e al colmo del frontone si elevano pilastrini con pinnacoli a vaso e statue in pietra serena. Nei fronti laterali si aprono ampi finestroni rettangolari, così come sul retro nell'abside semicircolare.
Pianta
Schema planimetrico ad aula, coperta da volta a schifo, forata dalle profonde unghie dei finestroni. Al di sotto dell'imposta della volta corre una cornice modanata in aggetto. Nelle pareti laterali si aprono, verso l'ingresso e all'altezza del presbiterio, con archi a tutto sesto, due cappelle votive per lato. In controfacciata si addossa la cantoria lignea che accoglie l'organo. Il presbiterio, rialzato di tre gradini in marmo rosso sul piano della chiesa, si apre verso la navata con un arco a sesto ribassato. A pianta quadrata è coperto da volta a crociera. L'abside semicircolare si apre verso il presbiterio, anch'essa con un arco a tutto sesto, su lesene doriche ed è coperta da volta a catino.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in lastre di marmo rosso e bianco, poste a scacchiera.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni portante.
1054 - 1592 (preesistenze intorno)
Le notizie più remote riguardano un antico sacello, S. Andrea della Motta in Ponticulo, di cui nel 1054 fu investito da Benedetto vescovo di Adria il nobile ferrarese Farulfo di Bulgaro. Esso si trovava nei pressi del campanile attuale, in località alle "Motte", nel punto più elevato del circondario. Mons. Zerbinati, vicario generale del card. De Cuppis, ci lascia la prima descrizione della chiesa nella sua visita del 1547: c'erano cinque altari e due Confraternite, del SS.mo e del Rosario. I proventi e i redditi della comunità parrocchiale andavano alla basilica ducale di S. Marco a Venezia e dai Procuratori della stessa dipese l'elezione del parroco sino al 1797, quando cessò il dominio veneziano sul Polesine. Una riedificazione della chiesetta medioevale sarebbe avvenuta nel 1592.
1638 - 1642 (costruzione intero bene)
"Quel tempio ormai piccolo e fatiscente, che da minuscolo Sacello s'era ingrandito attraverso le vicende dei secoli, ora amplificato, grazie all'intervento dei Procuratori e all'elemosine dei pii fedeli, viene consacrato dall'Ill.mo e Rev.mo Vesc. Gian Paolo Savio 22 sett. 1642", così recita la lapide in facciata, informandoci sulla ricostruzione della chiesa avvenuta negli anni 1638-1642 per intervento dell'allora parroco Giovan Battista Eliani. Il campanile invece, che si trova a sud-ovest rispetto alla facciata della chiesa, fu costruito in diverse fasi.
1716 - 1944 (completamento intero bene)
Il completamento dell'arredo e della decorazione interna si protrasse per più secoli, sostenuto dal contributo pubblico e di alcuni privati. Nel 1716 fu realizzato da Giovanni Trognoni l'imponente altare maggiore, nel 1782 il nob. Giovanni Grimani fece erigere l'altare laterale della B.V. del Rosario dal padovano Nicolò Benato, autore nel 1785 anche dell'altare della B.V. del Carmine, ora dedicato a S. Andrea, e nel 1789 dell'altare di S. Antonio, ora del Crocifisso, quest'ultimo sempre a spese del Grimani. Nello stesso anno fu eretto pure l'altare dei SS. Stefano e Fausto. Il soffitto è stato affrescato con le "tre virtù teologali" dal pittore rodigino Pietro Benatelli (1776-1849). Nel 1944 è stato donato alla parrocchia dal cav. Giovanni Casazza un nuovo elegante fonte battesimale, opera dello scultore Virgilio Milani di Rovigo.
1985 - 2001 (restauro intero bene)
Numerosi sono stati nel tempo gli interventi di restauro, che hanno interessato la chiesa di S. Andrea, gli ultimi e più significativi nel 1985 e nel 2001