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Chiese in Provincia di Rovigo - città di Rovigo Città: Chiesa dei Santi Francesco e Giustina

Chiesa dei Santi Francesco e Giustina

ROVIGO / ROVIGO città
P.le San Francesco 6 - Rovigo (RO) ROVIGO città
Culto: Cattolico
Diocesi: Adria - Rovigo
Tipologia: chiesa
La Chiesa dei Santi Francesco e Giustina sorge in Rovigo, all'interno dell'abitato, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato. La facciata neoclassica è caratterizzata da una parte centrale, in aggetto, coronata da un frontone triangolare su quattro semicolonne ioniche, su basamento continuo, spezzato, e due fronti laterali, in corrispondenza delle cappelle votive, chiusi agli angoli da lesene ioniche. Al di sopra delle lesene e delle colonne corre una trabeazione spezzata in... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La Chiesa dei Santi Francesco e Giustina sorge in Rovigo, all'interno dell'abitato, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un ampio sagrato. La facciata neoclassica è caratterizzata da una parte centrale, in aggetto, coronata da un frontone triangolare su quattro semicolonne ioniche, su basamento continuo, spezzato, e due fronti laterali, in corrispondenza delle cappelle votive, chiusi agli angoli da lesene ioniche. Al di sopra delle lesene e delle colonne corre una trabeazione spezzata in leggero aggetto, coronata da una cornice a dentelli. Al di sopra del frontone si eleva un attico rettangolare. Nella parte inferiore si aprono, al centro e ai lati, tre portali, di cui quello festivo, più alto. I portali, a luce rettangolare, sono sormontati da una cornice a dentelli su mensole. I fronti laterali, in mattoni a vista, sono a salienti. Nella parte inferiore, si aprono quattro finestroni semicircolari,in quella superiore quattro finestroni centinati a sesto ribassato. Sul retro si addossano i volumi del transetto, con fronti a capanna, mono cuspidati. Al centro dei fronti si aprono un finestrone a lunetta, per lato. Al lato destro del presbiterio si addossa la torre campanaria. A pianta quadrata, con lesene d'angolo, termina con una cella forata sui quattro lati da bifore a tutto sesto, incorniciate da archi a tutto sesto, con occhio centrale. La cella è coperta da tetto a cuspide piramidale, in pietra. Sul retro, l'abside semicircolare è forata da due monofore a tutto sesto, ai lati.

Pianta

Schema planimetrico basilicale, a croce latina, a navata unica. Sulla navata si aprono con archi a tutto sesto, su pilastri rettangolari, quattro cappelle votive per lato. Ai pilastri degli archi si addossano lesene ioniche su alti basamenti in marmo. Al di sopra delle lesene corre una cornice dentellata in aggetto, lungo la navata, il transetto, il presbiterio e l'abside. Nelle pareti laterali delle cappelle si aprono archi a tutto sesto che creano un deambulatorio. Le cappelle a pianta rettangolare sono coperte con volte a botte. La navata centrale è coperta da una volta a botte, forata dalle unghie dei finestroni del claristerio. Nella parete di fondo del transetto sinistro si apre una stretta cappella, a pianta rettangolare, coperta da una volta a crociera. Nella parete di fondo e sinistra della cappella si aprono due alte monofore a sesto acuto. Nella parete di fondo del transetto destro si apre l'accesso alla sagrestia. Il presbiterio, rialzato di cinque gradini in marmo, sul piano della chiesa, si apre sulla navata con un arco a tutto sesto. A pianta rettangolare, scandito da lesene ioniche, a unica campata è coperto da una volta a botte, forata dalle unghie dei finestroni del claristerio. L'abside semicircolare, tripartita da lesene ioniche, è voltata a emicupola.

Coperture

Tetto a due falde sulla navata maggiore, a falda unica sulle cappelle laterali. Manto di copertura in coppi di cotto.

Pavimenti e pavimentazioni

In lastre di marmo, lungo la navata, le cappelle, il presbiterio e l'abside.

Impianto strutturale

Strutture verticali in muratura portante.

1297 - XIV (preesistenze carattere generale)

La chiesa come si presenta oggi è il frutto di un intervento ottocentesco, che ha radicalmente trasformato l'antica chiesa annessa al monastero francescano, di cui s'intravedono ancora tracce nel braccio ora adibito a casa canonica e nelle arcate della torre campanaria. La sua origine risale al 1297 quando Azzo VII d'Este avviò la costruzione a Rovigo di un convento francescano. La struttura doveva essere a navata unica con copertura lignea e il campanile interno al corpo della chiesa. L'orientamento era l'attuale e le dimensioni di poco differenti, come documentato dalla cartografia storica, mentre largo spazio sulla sinistra della chiesa era occupato dal complesso conventuale.

XV - XV (ampliamento intero bene)

Un ampliamento si ebbe nel sec.XV con l'aggiunta sul lato destro di una navata a cinque campate, ciascuna ospitante una cappella che le famiglie della nobiltà locale (Roverella, Cezza, Campo, Foligno, etc...) si aggiudicarono e cominciarono a dotare.

1520 - 1520 (rifacimento campanile)

La torre campanaria, incassata nel fianco destro dell'edificio, fu rifatta nel 1520 ripetendo le forme trecentesche e mantenendo l'antica muratura.

1797 - 1806 (passaggio di proprietà intorno)

Nel 1797 il governo centrale di Padova decretò la soppressione del convento, ma i frati minori se ne andarono solo nel 1805. Nel 1806 la chiesa fu eletta a parrocchia con l'aggiunta della dedicazione a S.Giustina, dopo l'abbattimento dell'antica chiesa omonima, e il convento fu trasformato in canonica.

1826 - 1828 (ristrutturazione intero bene)

La chiesa assunse l'aspetto attuale a seguito dei lavori avviati nel 1826, che comportarono, oltre alla realizzazione di una navata sulla sinistra, un riordinamento degli altari e il prolungamento del coro. L'autore del progetto è ignoto, ma vi intervenne anche Lorenzo Urbani, di cui sono conservati due progetti alternativi per la crociera e il presbiterio (1828).

1838 - 1838 (completamento pavimentazione)

Nel 1838 ci fu la posa in opera del pavimento in marmo rosso e bianco.

1843 - 1896 (completamento facciata)

Nel 1843 su progetto di Lorenzo Rossini iniziò la costruzione della facciata secondo canoni neoclassici. Presto interrotta, fu ripresa solo nel 1890 e si concluse con l'istallazione delle statue sul coronamento nel 1896.

1956 - 1956 (restauro intero bene)

Nel 1956 l'edificio ha subito un restauro statico.

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