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Chiese in Provincia di Rovigo - città di Salara: Oratorio di Sant'Antonio di Padova
Oratorio di Sant'Antonio di Padova
S. Antonio di Padova
Dettagli
L'oratorio di Sant'Antonio di Padova sorge in Salara con orientamento SudOvest-Nordest. La facciata a capanna è coronata da un profondo frontone triangolare, con cornice a dentelli, sormontato da guglie piramidali e a vaso. Al centro del timpano si apre un piccolo rosone circolare con motivo a stella. La facciata è rinserrata agli angoli da lesene doriche, al di sopra delle quali corre una cornice modanata. Al centro si apre l'unico portale, con stipiti e trabeazione con disegno a bugnato. Nei fronti laterali si apre una finestra a lunetta, per lato. Sul retro, al di sopra dei rampanti del tetto si eleva un campaniletto a vela. Il basso volume della sagrestia si addossa sul retro del presbiterio.
Pianta
Schema planimetrico ad aula, coperta da volta a botte, ribassata, al di sotto della quale corre una cornice modanata. Nella parete di fondo del presbiterio, ai lati dell'altare, si aprono simmetrici gli accessi alla sagrestia con stipiti e architrave in pietra a vista. Gli accessi sono sormontati da finestre ovali.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in mattonelle di cotto.
Elementi decorativi
La volta è dipinta a finta volta a schifo, con cornice e motivi floreali.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni portante.
1650 - 1684 (costruzione intero bene)
L'oratorio fu eretto nella metà del '600 come ricordato in una memoria del Rettore Don Davide Rizzati: "... dopo che la chiesa di S. Valentino fu contaminata per due omicidi, il SS.mo Sacramento fu portato all'Oratorio della B.V. della Salute, alias di S. Antonio..." (1684).
1700 - 1721 (rifacimento intero bene)
In occasione dell'Anno Santo del 1700 Don Gaetano Lavagnino fece rifare il sacello ampliandolo e dedicandolo definitivamente a S. Antonio di Padova. Nel 1721 Don Pietro Garbellini lasciò un legato per il mantenimento dell'oratorio e la disposizione testamentaria di essere sepolto davanti all'altare del Santo titolare.
1844 - 1862 (restauro intero bene)
Nel 1844, in occasione della visita pastorale del vescovo Squarcina, venne restaurato. Come edificio è molto simile ad un altro oratorio, sempre di Salara ma privato, intitolato a S. Francesco d'Assisi. Dal 1862 è proprietà della chiesa parrocchiale di S. Valentino.