Morto il “compagno” Mario una vita in difesa dei deboli
Da bracciante, subito dopo la fine della guerra si era avvicinato al Partito Comunista da lì la crescita politica e civile Organizzava la festa de l’Unità
STANGHELLA
«Mio papà, come quelli della sua generazione, contribuì con i mezzi che aveva a rendere più giusto e più civile questo Paese». Con queste parole Matteo, il figlio, annuncia la scomparsa di papà Mario Poretti. Aveva 86 anni ed era una figura molto stimata a Stanghella, attivo politicamente ma soprattutto nel mondo dell’associazionismo.
Ricorda il figlio: «Nelle campagne del basso Veneto, nel Dopoguerra, il Partito Comunista e le leghe bracciantili divennero motore della riorganizzazione dei ceti più deboli. E...
Pubblicato su Il Mattino di Padova