Un solo fendente per decapitare In cella figlio del morto e compagna
Mentre il diciassettenne colpiva il genitore con un machete la donna impediva ai familiari d’intervenire
ROVIGO
Un fendente all’altezza della clavicola, quasi a volerlo decapitare. A colpirlo, con un machete, il figlio diciassettenne. E la fidanzata di quest’ultimo – 26 anni – nel frattempo impegnata a tenere a bada i famigliari con un machete, gemello all’arma del delitto. «Guai a chi interviene», pareva quasi pronunciare quell’arma posta a vigilanza della mattanza. Teatro dell’orrore, giovedì sera, è stato il “campo nomadi” di Sant’Apollinare: lo chiamano così nella frazione di Rovigo, nonostante quel campo sia semplicemente...
Pubblicato su Il Mattino di Padova