«Quest’oro è un miracolo: rischiavo di morire Mi avevano detto che non avrei tirato mai più»
Bebe Vio trionfa a Tokyo: le lacrime con la medaglia più preziosa e il racconto di mesi drammatici
l’invincibile
Più forte del dramma patito in aprile, emerso con le dichiarazioni-choc del dopogara: «Un’infezione da stafilococco è andata peggio del dovuto. La prima diagnosi era amputazione entro due settimane dell’arto sinistro e morte entro poco. La medaglia è dei medici, non mia». Più forte di un infortunio che quattro mesi fa le aveva imposto l’operazione: «Mi avevano detto che non sarei potuta tornare a tirare». Più forte del dolore nell’ultimo assalto, che ha richiesto la sostituzione della protesi. Più...
Pubblicato su Il Mattino di Padova