Giovane macellaio muore nell’incendio della sua casa, il dolore della mamma e della fidanzata: «Non dovevi morire così»
La compagna è stata la prima a soccorrere Alessandro Paronitti, alle 8 di mattina. Era impegnato alla “Bottega della carne”, amava il ciclismo
CURTAROLO. La fidanzata non riesce a lasciare andare la bara che custodisce il corpo senza vita del compagno. Gli grida: «Ti amo tanto. Io ci ho provato». La madre urla ripetutamente il nome del figlio: «Alessandro, Alessandro, non dovevi morire così. Non si può morire per scaldarsi col phon». È una scena straziante quella delle due donne più legate ad Alessandro Paronitti, che si vedono costrette a staccarsi da lui, a lasciarlo andare in una bara gelida, anonima. Perché il loro...
Pubblicato su Il Mattino di Padova