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Roma, fermato un uomo per l’omicidio del 50enne ucciso a coltellate vicino alla metro

La vittima è Micheal Lee Pon, 50enne filippino, ucciso domenica pomeriggio dopo un’aggressione nei pressi della stazione della metropolitana di Valle Aurelia

ROMA. Il brutale omicidio di Michael Lee Pon, 50enne filippino, ha un colpevole. Si tratta di un connazionale di 43 anni accusato dalla polizia di omicidio volontario. Insieme a lui è indagato, per la stessa accusa, il figlio, un 16enne. Lee Pon era stato ammazzato con una coltellata in pieno petto domenica sera. L'aggressione, ancora una volta, era arrivata a pochi metri dall'uscita di una stazione. Questa volta non la famosa Termini, ma Valle Aurelia, snodo nevralgico della metro A e punto di partenza di alcuni treni regionali. Secondo quanto si apprende, il 50enne avrebbe subito un'aggressione in via Anastasio II poco prima da parte di un gruppo di persone. Sul posto era intervenuta la polizia. Il fermo è stato disposto dalla procura di Roma che coordina le indagini affidate ai poliziotti della Squadra Mobile. 

Le indagini, secondo quanto si apprende, hanno consentito di acquisire una serie di elementi significativi a carico del 43enne che si è presentato ieri assieme al figlio 16enne, anche lui indagato, nella stazione dei carabinieri di Tor Vergata per costituirsi. I militari dell’Arma hanno contattato i colleghi della polizia di stato, titolari delle indagini, per il trasferimento in Questura dell’uomo poi fermato su provvedimento dei magistrati. Si segnala la sinergia tra forze di polizia che ha portato all'arresto in tempi celeri. Un nuovo fatto di cronaca che arriva a poco più di una settimana dagli «agguati» a colpi di pistola.

Sono quattro le persone rimaste ferite due weekend fa, in meno di 24 ore. L'11 febbraio scorso, alle 22 circa, due giovani di 27 e 21 anni sono stati gambizzati a Morena, alle porte della Capitale. Il 27enne, ferito con due proiettili alle gambe, è in ospedale con una prognosi di 20 giorni. Andata peggio al 21enne: ferito con un solo colpo alla gamba, ha avuto però una prognosi di 30 giorni. L'agguato è avvenuto in strada a via dei Sette Metri. Poche ore prima a rimanere ferita era stata una coppia di conviventi che si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia: lei ferita da un colpo di pistola a un gluteo, lui all'addome. I due gestiscono con i parenti un ristorante in via di Castel Porziano. In auto con loro, al momento dell'agguato, c'era anche il figlioletto di meno di un anno, rimasto illeso. In questo caso a rimanere ferito un nome noto agli uffici di polizia: si tratta di Antonio Da Ponte, già condannato a venti anni per omicidio e uscito dal carcere da un anno e mezzo. La sua famiglia, un tempo legata alla Camorra, è fuggita all’Infernetto negli anni 80'.

A Termini nei giorni precedenti c'erano state rapine con annesse coltellate alla stazione Termini e, sempre l'11 febbraio, l'omicidio di 44enne - militare dell'Esercito - aggredito in strada a seguito di una lite a Centocelle.

Pubblicato su Il Mattino di Padova