Tragedia a Padova, muore schiacciato da un portone il titolare di una azienda di traslochi
L’infortunio mortale è accaduto venerdì: inchiesta giudiziaria su come possa essersi sganciato dai cardini un portone dal peso di un centinaio di chili
Il titolare di una ditta di traslochi, 70enne, Diego Luison, è morto venerdì a Padova, schiacciato dalla caduta di un pesante portone d'ingresso del palazzo nel quale stava lavorando con i colleghi, in Corso del Popolo 1, poco distante dalla stazione ferroviaria. Per l'uomo non c'è stato scampo: troppo gravi le lesioni da schiacciamento riportate nell'incidente. Nonostante il pronto intervento, i sanitari del Suem non hanno potuto che costatarne il decesso. Le cause dell'incidente mortale sono ora al vaglio dei carabinieri, intervenuti anche con il comandante della stazione di Padova principale Giovanni Soldano.
L’uomo, nonostante fosse il titolare dell’azienda d traslochi, stava aiutando i suoi dipendenti a portare nell’appartamento un divano. Mentre stava passando sotto il pesante portone del palazzo questo si è staccato dai cardini, schiacciandolo. Increduli i colleghi che non hanno potuto far nulla per salvarlo. Dalle prime indagini pare abbia ceduto un cardine.
Nell’ingresso sono arrivati anche i proprietari dell’appartamento che stavano attendendo il divano e altro mobilio attoniti nel vedere la tragedia. E’ arrivato anche l’amministratore del condominio Armando Rinaldi, che non si spiegava come il portone fosse caduto visto che oltre ai cardini aveva anche dei tiranti che lo tenevano agganciato al muro. Il portone in legno, con inserti di ferro e vetro pesa oltre cento chilogrammi.
Il figlio dell’uomo, Leonardo, che è ingegnere, ricorda che papà amava la sua azienda e non avrebbe mai smesso di lavorare. L’altro figlio, dell’uomo Tommaso è un affermato violinista. Luison abitava in lungargine Brusegan al confine tra Padova e Tencarola assieme alla moglie Fiorella Corazza. Luison era nato a Santa Maria di Sala.
Le reazioni
«Rischiano di non fare più scandalo le notizie dei morti sul lavoro, si susseguono con una continuità impressionante. Siamo stufi di sentire chi sta al governo, i grandi giornali, gridare rispetto all'impossibilità di questi eventi, ma non fare nulla per potere modificare questa situazione». Così Francesca Re David, segretaria nazionale della Cgil, commenta l’incidente mortale sul lavoro, a margine del congresso della Fiom. «Non si investe un euro per la sicurezza, per le ispezioni sul lavoro, per gli imprenditori grandi e piccoli, nonostante si parli tanto di cultura della sicurezza. È necessario che questo scandalo finisca. I lavoratori e le lavoratrici devono trovare la forza di mettersi insieme e denunciare una situazione non più sopportabile», ha aggiunto Re David.
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Pubblicato su Il Mattino di Padova