Ucraina: Lesia, Marika e quei 463 corpi ritrovati nelle buche di fango di Izium
Le atrocità dalla voce dei sopravvissuti: «Stupravano le donne, amputavano le mani ai vivi»
Nell’appartamento del secondo piano di via Pershotravneva lo scaffale dello studio contiene pile di documenti catalogati con ordine. Lo stesso ordine che si trova in camera da letto, dove negli armadi giacche e camicie sono appese senza che si schiaccino e le maglie sono sistemate in pile simmetriche. Chissà se il suono del pianoforte del ragazzino del quarto piano arrivava fino allo studio grigio e giallo, o se rallegrava l’anziana signora del terzo piano. Forse i gomitoli di lana...
Pubblicato su Il Mattino di Padova