Uccise il marito per disperazione, poi tentò il suicidio
La donna davanti al gup: l’accusa è di omicidio aggravato. Il marito è stato avvelenato con i farmaci
DUE CARRARE. Omicidio volontario aggravato dalla premeditazione: ecco il reato che rischia di portare davanti alla Corte d’assise Loretta Santinello, la cinquantottenne di Due Carrare che il 16 ottobre 2010 uccise con un cocktail di psicofarmaci il marito Paolo Varotto, 55 anni, salvo poi inscenare un doppio suicidio con il gas di scarico «pompato» nell'abitacolo della Fiat Punto di sua proprietà grazie a un tubo di gomma collegato alla marmitta.
Voleva farla finita anche lei, stanca di una vita...
Pubblicato su Il Mattino di Padova