Addio al maestro del cinema di denuncia
Da “Le mani sulla città” a “Il caso Mattei” ha unito la forza dell’inchiesta a un’arte cristallina e pluripremiata
di Michele Gottardi
È stato il maestro del cinema di impegno civile, un cinema socialmente determinatosi negli anni ’50 quando aveva iniziato a occuparsi di camorra e speculazione edilizia: Francesco Rosi è divenuto così interprete di una coscienza critica nazionale, formatasi parallelamente al boom economico, all’espansione industriale, alla urbanizzazione e alla modernizzazione crescente dell’Italia repubblicana. E non poteva essere diversamente per chi, come lui, si era formato alla scuola del neorealismo.
Allievo e assistente di Luchino Visconti (oltre che di...
Pubblicato su Il Mattino di Padova