Sandrine morta due volte: «Nessuna irregolarità»
Cona, l’Usl 6 Euganea replica sul contrasto tra l’autopsia e l’ora ufficiale del decesso
CONA. Un buco di due ore, forse tre. E’ il lasso di tempo trascorso dalla morte, “improvvisa e fulminea”, di Sandrine Bakayoko e quello del ritrovamento del suo corpo esanime su cui tanto il medico presente al centro di accoglienza di Conetta, come i sanitari del Suem 118 giunti dall’ospedale di Piove di Sacco, si sono prodigati in manovre rianimatorie. Che nulla hanno potuto fare.
Nulla c’era da fare. L’esito dell’autopsia sulla giovane ivoriana ha rivelato che a ucciderla...
Pubblicato su Il Mattino di Padova