Permesso premio al killer della Uno Bianca, raffica di polemiche
I parenti delle vittime: "I morti non hanno permessi premio". La mamma di un carabiniere ucciso: "I giudici hanno dei figli?"
PADOVA. «I nostri morti non hanno permessi premio». Rosanna Zecchi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della banda della Uno bianca, reagisce così alla notizia del permesso di cui ha usufruito per la prima volta dopo 23 anni Alberto Savi, il più giovane dei tre fratelli condannati all'ergastolo per i delitti del gruppo criminale. Ergastolo che sta scontando in carcere a Padova.
«Da poco - prosegue Zecchi - siamo stati a due commemorazioni, di Beccari a Casalecchio e di...
Pubblicato su Il Mattino di Padova