Addio a Ongaro, grande sognatore di provincia
Gli inizi con Pratt nella sua Venezia, poi si era dedicato al giornalismo. L’amore per l’avventura lo aveva portato ai libri
Alberto Ongaro apparteneva alla razza di Emilio Salgari, di Hugo Pratt, di Paolo Conte: grandi sognatori di provincia, cosmopoliti nell’immaginario prima ancora che nella realtà. È morto ieri a Treviso, a 92 anni, non proprio con la penna in mano, come gli sarebbe piaciuto, ma quasi: perché i suoi romanzi li ha scritti fino novant’anni, prima che le parole - diceva lui - cominciassero a non scorrere più. Aveva cominciato giovanissimo, a vent’anni, nella sua Venezia, scrivendo le sceneggiature per...
Pubblicato su Il Mattino di Padova