Sulla linea di confine israeliano Maoz fa danzare il destino
Leone d’oro nel 2009 con “Lebanon” - un film claustrofobico, tutto girato all’interno di un tank - il regista israeliano Samuel Maoz otto anni dopo ha rischiato di bissare il successo, fermandosi...
Leone d’oro nel 2009 con “Lebanon” - un film claustrofobico, tutto girato all’interno di un tank - il regista israeliano Samuel Maoz otto anni dopo ha rischiato di bissare il successo, fermandosi - se così si può dire - al Gran premio speciale della Giuria di Venezia 2017 con “Foxtrot”, una sorta di apologo filosofico a mosaico che supera il tradizionale concetto di destino.
Il film di Maoz indaga sulle reazioni emotive e fisiche di una coppia borghese e intellettuale,...
Pubblicato su Il Mattino di Padova