Il gran “male agli ossi” degli antichi patavini
Martina, per sei mesi chiusa in laboratorio a studiare i resti di cinquanta tombe rinvenute in via Gradenigo e quelli della danzatrice Toreuma dalla caviglia dolente
E’ stata per sei mesi chiusa in uno stanzone in compagnia della polvere dei secoli e della musica di Fedez, a pulire, osservare, pesare, misurare, contare le ossa, per lo più combuste, provenienti dalla necropoli della Patavium romana rinvenuta in via Gradenigo.
«Studio antropologico dei resti umani cremati» il titolo della tesi che ne è venuta fuori, con la quale Martina Friziero, 24 anni, padovana, si è laureata in marzo. Dottoressa in Scienze archeologiche, proprio quello che sognava di diventare...
Pubblicato su Il Mattino di Padova