Cadavere trovato nel Po: «Improbabile che sia Isabella. Un corpo in acqua difficilmente si conserva»
La dottoressa Sindi Visentin, medico legale e consulente per diverse Procure del Veneto: «Si fa l’analisi del Dna, ma l’identificazione è possibile solo con il confronto dei campioni»
PADOVA. Dottoressa Sindi Visentin, medico legale e consulente per diverse procure del Veneto, come si procede quando si trova un corpo ridotto in quello stato?
«Essendo un cadavere non identificato si cercano tutti gli elementi che consentono di dargli un’identità. Si repertano oggetti personali ed indumenti, e si raccolgono i dati identificativi per tracciare il profilo biologico: sesso, età, etnia, altezza e peso stimati. Nell’ispezione esterna viene posta attenzione a tatuaggi, esiti cicatriziali, dentatura, precedenti interventi chirurgici e odontoiatrici, o altri...
Pubblicato su Il Mattino di Padova