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Terremoto in Turchia, ritrovato il corpo di Angelo Zen

L’annuncio del ministro degli Esteri Tajani con un tweet. Il 60enne di Martellago era disperso sotto le macerie: la salma individuata da un’unità cinofila del Soccorso alpino della Finanza. Il cordoglio di Mattarella, Zaia e del sindaco Saccarola

«Purtroppo è stato ritrovato senza vita il corpo di Angelo Zen. Abbiamo già provveduto ad informare la famiglia e attraverso la nostra Ambasciata in Turchia ad avviare le procedure di rientro della salma in Italia. Mi stringo al dolore dei suoi cari». Lo scrive il ministro Antonio Tajani in un tweet.

Sono così definitivamente tramontate, giovedì 16 febbraio, le speranze di ritrovare sano e salvo il disperso italiano nel terremoto in Turchia nella notte di lunedì 6 febbraio.

Nel corso della conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri, nella serata di giovedì, Tajani ha precisato che “Con Zen salgono a 7 le vittime italiane del terremoto”. Il riferimento è alla famiglia italo-siriana composta da tre maggiorenni e tre minorenni, ritrovata senza vita nei giorni scorsi in Siria.

Il corpo di Zen è stato individuato da una unità cinofila del Soccorso alpino della Guardia di Finanza italiana. I finanzieri inviati dal ministero degli Esteri a supporto della Protezione civile italiana hanno scavato incessantemente da lunedì tra i resti del Safron Hotel, l'albergo di 8 piani dove alloggiava Zen, completamente distrutto dal sisma.

La vittima

Sessant’anni, residente a Maerne di Martellago (Venezia) con la moglie Patrizia ma nato a Saronno e vissuto nel Vicentino in gioventù, due figli ormai grandi, Angelo Zen era un tecnico specializzato nel settore orafo e nella notte di lunedì 6 febbraio si trovava a Kahramanmaras, nella città della Turchia orientale rasa al suolo dal terremoto, per questioni di lavoro.

Proprio lunedì avrebbe dovuto incontrare un socio: Zen lavorava nel settore della manutenzione delle macchine per la lavorazione dell’oro.

Domenica 5 febbraio Zen aveva avuto l’ultimo contatto telefonico con i familiari. Poi il sisma, le immagini degli edifici sbriciolati, le speranze ridotte al lumicino giorno dopo giorno, fino al tweet del ministro a chiudere la vicenda con il più triste degli epiloghi.

Sin dalle prime ore dopo il terremoto, la famiglia si è chiusa nel più stretto riserbo. Per Zen si è mobilitata la comunità di Martellago con una veglia di preghiera.

Il cordoglio di Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, appresa la triste notizia del ritrovamento a Kahramanmaras del corpo dell’imprenditore Angelo Zen, vittima del terremoto in Turchia, esprime sentimenti di cordoglio e di solidarietà alla famiglia.

Le parole di Zaia e del sindaco di Martellago

«Il filo di speranza che Angelo Zen fosse scampato al terremoto in Turchia si è spezzato. Esprimo alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene il più profondo cordoglio del Veneto e mio personale». Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, accoglie la notizia, confermata dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, del ritrovamento del corpo del cittadino veneto finora disperso in Turchia.

«Per tutto questo tempo - prosegue Zaia – abbiamo sperato in una soluzione positiva e ci siamo tenuti in contatto costante con il Ministero. Una speranza che si affievoliva di ora in ora. Nel momento del dolore mi stringo a tutti i suoi cari».

Andrea Saccarola, sindaco di Martellago, ha dato la triste notizia ai concittadini con un messaggio pubblicato sul proprio profilo Facebook

Pubblicato su Il Mattino di Padova